Dal sistema di videosorveglianza sulla sp 156 nasce una dura contrapposizione fra l’attuale amministrazione e l’esperto sui rifiuti della precedente
La provinciale 156, nel tratto che ricade in territorio di Biancavilla, nuovamente una discarica a cielo aperto. Lo abbiamo testimoniato la scorsa settimana in un nostro servizio: immondizia d’ogni genere colonizza la parte iniziale dell’arteria, che è di proprietà della Città Metropolitana di Catania. Già con la precedente amministrazione comunale biancavillese, presieduta dal sindaco Pippo Glorioso, ci eravamo occupati della questione, quando la provinciale 156 era rimasta per mesi un’immensa discarica con l’occupazione di mezza carreggiata e l’impossibilità ad accedere da una delle corsia d’immissione, nel tratto più vicino al territorio di Adrano. Al tempo l’esperto del sindaco di Biancavilla per il ciclo dei rifiuti, Pasquale Lavenia, era riuscito, dopo mesi di confronto con la Città Metropolitana, a far bonificare l’area e a installare un circuito di videosorveglianza per individuare gli incivili.
Adesso che la situazione si sta riproponendo, anche se i rifiuti al momento non raggiungono l’estensione di quel tempo, ci siamo chiesti se l’impianto di videosorveglianza funzioni oppure no. Alla nostra domanda, l’assessore alla Polizia Municipale, Alfio Stissi, ha affermato che il sistema funziona, ma non riesce a leggere le targhe delle auto, per cui è impossibile risalire agli autori. L’assessore ha anche duramente attaccato la precedente amministrazione e l’esperto del tempo, Lavenia, dicendo che questo è un problema che è stato ereditato. Non da meno la risposta di Lavenia che, definendo “molto confuso” Stissi, lo ha invitato a denunciare alla Magistratura il cattivo funzionamento delle telecamere, il cui impianto è costato 40 mila euro alle casse comunali. Lavenia ha anche sfidato in un confronto televisivo assessore e sindaco Bonanno, confronto per il quale Yvii Tv ha offerto i propri studi. Le due interviste a confronto qui sotto.