Sui doppi turni disastro dell’amministrazione: riunione segrete e silenzio imposto, mentre i genitori chiedono informazione e trasparenza
C’è una frase che può essere elevata a simbolo del fallimento dell’amministrazione biancavillese presieduta dal sindaco Antonio Bonanno, sulla questione turni pomeridiani, che sta dilaniando le due scuole medie cittadine: «Avete fatto solo 20 giorni di doppi turni», corretta poi con «Scarsi due mesi» alle rimostranze dei genitori. Una frase pronunciata ieri dall’assessore all’Istruzione Daniela Russo nel corso dell’incontro con genitori e studenti della Sturzo che hanno messo in atto una protesta, culminata nell’occupazione del Palazzo municipale.
L’imperdonabile gaffe dell’assessore, siamo assolutamente certi che sia stata solo una gaffe, rappresenta pienamente la scarsa considerazione che l’amministrazione comunale di Biancavilla ha del disagio che la Scuola secondaria di primo grado “Luigi Sturzo” vive dal 5 ottobre, data in cui un terremoto ha reso inagibile il plesso di via Colombo e dirottato gli studenti nel plesso di viale dei Fiori che ospita l’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, dove da fine ottobre gli alunni svolgono le lezioni pomeridiane.
La cronaca degli ultimi giorni racconta della sacrosanta richiesta di turnazione rivolta dalla “Sturzo” alla “Bruno” per suddividere un disagio che ha colpito l’intera comunità, e non solo una parte di essa, con la considerazione che l’edificio di viale dei Fiori è della città nel suo complesso e non soltanto di chi lo occupa, seppur dalla sua realizzazione. Sulla richiesta di turnazione l’amministrazione Bonanno si è distinta per la sua assenza, nonostante i genitori della “Sturzo” abbiano continuamente sollecitato un intervento del primo cittadino.
Di ieri l’ultimo atto, ovvero la lettera (leggi l’articolo) spedita al sindaco da un comitato spontaneo dei genitori della “Sturzo” per chiedere una presa di posizione che non è giunta nemmeno questa volta. E quando il sindaco ha deciso di intervenire, lo ha fatto al chiuso, nelle stanze ben serrate del Palazzo municipale, lontano da spifferi e finestre. Una condotta che stride nel tempo storico in cui viviamo e che, al contrario, vede i cittadini chiedere ad amministratori e governanti informazione su ciò che li riguarda, coinvolgimento e soprattutto trasparenza.
E invece, la riunione di qualche giorno fa fra le due dirigenti Agata Di Maita (“Bruno”) e Giuseppina Furnari (“Sturzo), il sindaco Antonio Bonanno e la Segretaria comunale Valeria Firrarello, in cui sarebbe stata raggiunta l’intesa sull’alternanza nei turni pomeridiani fra le due scuole (che dovrà essere ratificata dai Consigli d’Istituto), è stata quasi una riunione fra “Carbonari”: segreta e con la consegna del silenzio. Un incontro che solo Yvii24 è riuscita a riportare, bucando la cortina di ferro costruita intorno alle manovre sui destini di oltre mille studenti biancavillesi.
Una consegna estesa anche ai Consigli d’Istituto e ben interpretata dal Consiglio della “Sturzo”, anche se, ancora una volta, Yvii24 è riuscita a violare quel silenzio imposto non si sa bene per quale motivo e acriticamente accettata dal suo presidente, Francesco Greco, che le cronache politiche locali descrivono come un fedelissimo del sindaco Bonanno.
Tutto ciò avviene mentre le due fazioni, “Sturzo” e “Bruno”, se le danno di santa ragione sui social che amplificano e rendono irrespirabile il clima, mettendo da parte il buonsenso, come se ad esprimersi non fossero i genitori di ragazzi che frequentano insieme il catechismo, o la palestra, o che non fossero amici d’infanzia o cugini, se non addirittura fratelli e sorelle.
Insomma, sulla questione doppi turni, l’amministrazione comunale ha brillato per inadeguatezza: probabilmente intempestiva nello sgombero della “Sturzo”; incapace di costruire un percorso condiviso con i genitori; carente nell’informazione che i genitori attendevano. Un disastro in piena regola il cui effetto è sotto gli occhi di tutti: la guerra civile che si sta combattendo fra la “Sturzo” e la “Bruno”, conseguenza di una mediazione mancata e di una condotta per nulla chiara e trasparente.