Da oltre 5 mesi la città è senza vice di Bonanno, una carica che il ministero dell’Interno definisce “indispensabile”
Centocinquantatré. Sono i giorni trascorsi a Biancavilla senza vicesindaco, figura diventata ormai quasi mitologica in città. L’ultimo vice del primo cittadino, Antonio Bonanno, è stato infatti l’ex assessore Mario Amato che ha rassegnato il mandato il 4 agosto 2020. Il primo cittadino ha imbastito la nuova giunta nei giorni successivi e distribuito le deleghe l’11 agosto, senza nominare il vicesindaco. Da allora la carica è vacante.
Ma cosa accadrebbe assenza o impedimento del sindaco? Lo Statuto comunale di Biancavilla all’Articolo 23 “Composizione della Giunta” punto 2 recita “Il Sindaco nomina, tra gli Assessori, il Vice Sindaco che lo sostituisce in caso di assenza o impedimento. Qualora si assenti o sia impedito anche il Vice Sindaco, ne fa le veci il componente più anziano di età presente”. Dunque, lo Statuto stesso prevede che nella normale vita amministrativa del Comune sia presente un vicesindaco, premurandosi di specificare cosa dovrà accadere nel caso di sua assenza o impedimento (lo sostituisce l’assessore anziano).
Ma la presenza del vicesindaco è anche definita indispensabile in una circolare ministeriale, la n. 2379 del 16/2/2012, che recita: “è indispensabile per l’esercizio delle indefettibili funzioni sostitutive del sindaco impedito o assente” (Leggi sul sito del Ministero dell’Interno). È chiaro che 5 mesi di mancata nomina del vicesindaco non rientra nella “normalità” della vita amministrativa. Dunque a Biancavilla esiste un problema politico sulla mancata nomina del vice del primo cittadino, un mancato accordo fra partiti e gruppi che compongono l’eterogenea coalizione amministrativa che si può racchiudere nella più comprensibile frase del “mercato delle vacche”.
Abbiamo chiesto al sindaco biancavillese, Antonio Bonanno, una dichiarazione sul perché della mancata nomina e sulla data in cui indicherà il suo vice; ci ha così risposto: «Se ne parlerà nei prossimi giorni, fino ad oggi abbiamo pensato a gestire l’emergenza».