Due i libri presentati ieri: “Una rosa in fondo al mare” di Anna Stissi e “Un torinese ad Albavilla ed altre storie” di Alfio Pelleriti
Due storie differenti, due racconti divergenti, due autori opposti ma accomunati da una grande fede in Dio che sin da piccoli li ha accompagnati. Due libri, di due autori biancavillesi, sono stati presentati ieri pomeriggio nei saloni della chiesa Sacro Cuore a Biancavilla. L’evento, terzo appuntamento della seconda edizione di “Stilografiche di Primavera” organizzata dall’associazione Don Sturzo, rientra nel programma della settimana mondiale del libro ed è stato moderato da Annarita Nicolosi dell’associazione Sturzo.
Promuovere la cultura a chilometro zero a Biancavilla, l’intento dell’associazione Don Sturzo. Protagonisti della serata due scrittori di Biancavilla ed i loro libri. “Una rosa in fondo al mare” di Anna Stissi, autrice di altre opere letterarie, ambientato nell’800 a Firenze, nel quale emergono i temi dell’amicizia e l’amore, e “Un torinese ad Albavilla ed altre storie” di Alfio Pelleriti, il terzo libro dell’autore, è una raccolta di storie brevi i cui personaggi mettono in evidenza note caratteriali tipiche della nostra terra, una riflessione sulla realtà della nostra isola e sulle prospettive che si aprono al popolo siciliano.
«Una rosa in fondo al mare – ha detto la scrittrice Anna Stissi – è ambientato a Firenze, è la storia di due ragazze adolescenti e della loro profonda amicizia. Parla di valori come l’amicizia e l’amore. Il libro è dedicato a chi ancora crede in questi valori».
«Un torinese ad Albavilla ed altre storie –ha spiegato il professore Pelleriti – è un tentativo di una struttura narrativa, una raccolta di storie brevi i cui personaggi mettono in evidenza note caratteriali tipiche della nostra terra, si vuole fare una riflessione sulla realtà della nostra isola, con note dure e amare. Penso di collocarmi nella scia della tradizione letteraria sulla sicilianità che è quella di Verga, Pirandello, con note di amarezza che emergono da queste storie, le stesse che emergono nei loro grandi romanzi».