Si è tenuta questo pomeriggio la cerimonia ufficiale di inaugurazione della chiesa Santa Maria dell’Idria di Biancavilla presieduta da Sua Eccellenza Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo Metropolita di Catania, concelebrata da don Giovambattista Zappalà, Don Salvatore Nicoletti e Don Giosuè Messina. Quest’ultimo, ha annunciato lo stesso Vescovo a conclusione della celebrazione eucaristica, giorno 29 giugno prenderà possesso della parrocchia Annunziata di Biancavilla come parroco successore del compianto sacerdote Nino Tomasello. Presenti alla cerimonia di oggi anche il primo cittadino Antonio Bonanno, l’ingegnere Piero Furnari e l’architetto Francesco Anfuso che hanno seguito la progettazione degli interventi e una rappresentanza della I.Co.B di Siracusa e la Gs Art di Gianluca Gullotto che ha eseguito i lavori.
L’edificio dell’Idria, ricordiamo, era stato riaperto al culto dei fedeli lo scorso 17 aprile dopo che il terremoto del 2018 aveva pesantemente danneggiato la struttura. In quell’occasione non fu possibile vivere una “festa” di un’inaugurazione piena, considerato che su Biancavilla era stata istituita la zona rossa a causa del Covid. Un evento in tono minore, quello celebrato ad aprile, con un’eucaristica presieduta dal parroco della parrocchia Don Zappalà.
«Con grande gioia partecipo a questo momento di riapertura ufficiale» ha detto il Vescovo Gristina poco prima della celebrazione eucaristica. «È significativo che ciò avvenga nel giorno del Sacro Cuore. Oggi contempliamo il Cuore di Gesù e li vediamo quando amore ha Lui per noi. Contemplare significa che anche il nostro cuore si modelli su quello di Gesù. È questo l’augurio che faccio a tutta la comunità, che l’incontro di Gesù in questo edificio ci faccia crescere nell’amore». Grande gioia anche per l’attuale parroco Zappalà che ha portato a termine l’iter di recupero dell’edificio iniziato da padre Salvatore Nicoletti che nel frattempo è andato in pensione per raggiunti limiti d’età. «Oggi facciamo l’inaugurazione ufficiale dopo che il Vescovo ci aveva autorizzato a riaprire la chiesa ad aprile» ha spiegato don Zappalà. «Il Vescovo, insieme al sindaco e alle maestranze, potranno vedere oggi la chiesa ristrutturata, così da poter dire il nostro “grazie” a chi in un modo o in un altro hanno reso bella e sicura questa chiesa dell’Idria».
Come per la dedicazione della scorsa settimana della chiesa del Santissimo Salvatore, anche in questo caso un ruolo importante è stato rivestito sia dalla Chiesa Cattolica – con i fondi dell’8×1000 – che dal Comune di Biancavilla. «Anche in questo caso abbiamo cofinanziato l’intervento» ha detto il sindaco Bonanno. «È la seconda chiesa che si apre nel giro di qualche giorno e anche questo è un segno di rinascita e speranza per una comunità che soprattutto oggi ha bisogno di questi sentimenti a seguito della pandemia. Non ci fermiamo qui, perché tra qualche mese si riaprirà anche la chiesa del Sacro Cuore e anche questo è un segnale importante che la Cei ha avuto nei confronti di Biancavilla».
Sul fronte economico, la Cei ha finanziato i lavori con un contributo di 150 mila euro, ai quali si sono aggiunti altri 60 mila euro messi a disposizione dalla Curia di Catania e 25 mila euro provenienti dal bilancio comunale. «I lavori principali eseguiti sono stati il rifacimento del tetto, la facciata principale e tutti i prospetti della chiesa. Fortunatamente con l’aiuto dell’Arcidiocesi di Catania e il comune di Biancavilla abbiamo potuto riconsegnare questa chiesa alla città» ha spiegato Pietro Antonio Furnari, progettista direzione lavori chiesa dell’Idria. L’azione di recupero è stata mirata al consolidamento delle volte interne con tutti gli elementi in gesso che si erano distaccati a causa del terremoto, compresa anche la “fiamma” sul lato sinistro del prospetto principale che era venuta giù. A questo si aggiunge anche tutta l’impermeabilizzazione della terrazza che proteggerà dalle infiltrazioni il saloncino parrocchiale.