Il torneo, dedicato a Gioacchino Russo Morosoli, si svolgerà dal 13 al 17 aprile ed ospiterà squadre di sei diverse nazioni
Ha preso ufficialmente il via ieri con la presentazione presso il centro commerciale “Centro Sicilia” la quarta edizione del Torneo internazionale “Etna Sud” – Memorial a Gioacchino Russo Morosoli. All’evento hanno partecipato tutte le squadre che faranno parte al torneo, nei due gironi che comprendono la categoria Under 17 che vedrà scontrarsi ben 20 società, professionistiche e non, suddivise in cinque gironi; e l’altro che vedrà protagonisti i giovani calciatori Under 15 che gareggeranno in tre diversi gironi da tre squadre ciascuno. Ospite della manifestazione, Cristiano Lucarelli, ex capitano e bandiera del Livorno ed attuale allenatore del Messina.
Cinque giorni di calcio vero, dedicato ai giovani calciatori emergenti, che si sfideranno nei cinque migliori campi del territorio etneo sud-occidentale: Torre del Grifo, Mascalucia, Belpasso, Trecastagni, Ragalna e Biancavilla saranno i teatri in cui andrà in scena lo spettacolo offerto dai giovani talenti, pronti a darsi battaglia per portare a casa il trofeo.
Trofeo che seguirà la classica formula delle varie competizioni europee: le prime di ogni girone, oltreché le tre migliori seconde, si qualificheranno di diritto ai quarti di finale, previsti sabato. Le vincenti dei quarti andranno dritte a disputare le semifinali, che si giocheranno domenica, per poi giocarsi il tutto per tutto lunedì, ultimo giorno della manifestazione dedicato, appunto, alle finale.
«E’ un evento molto importante – dichiara Cristiano Lucarelli Allenatore ACR Messina – perché si ha la possibilità già a questa giovane età, queste occasioni ai tempi miei non erano così scontate, potersi confrontare con altri ragazzi con altre culture e con altre preparazioni calcistiche, quindi è un occasione di crescita notevole per questi ragazzi...»
«Sono molto contento di contribuire – dichiara Francesco Morosoli Imprenditore – non è la prima volta, alla buona riuscita del torneo Internazionale dell’Etna dedicato a mio padre, che si è speso per l’Etna per la sua promozione nel mondo, per la sua fruizione, colui che ha inventato l’industria turistica dell’Etna, da quarant’anni a questa parte, distrutti per ben 5 volte dalle eruzioni, rifare quell’impianto ci vogliono circa venti milioni di euro, non c’è nessuna compagnia di assicurazione disposta ad assicurare e non abbiamo ricevuto finanziamenti pubblici di alcun genere…»