È stata fissata per venerdì 28 gennaio 2022 l’udienza in Cassazione per l’adranita Nicola Mancuso, condannato all’ergastolo in primo e secondo grado di giudizio, poiché ritenuto responsabile dell’omicidio della 19enne biancavillese Valentina Salamone. La ragazza, ricordiamo, che intratteneva una relazione con Mancuso – già sposato e padre di tre figli – fu trovata impiccata il 24 luglio 2010 ad una trave all’esterno di una villetta delle vigne di Adrano. Un caso che fu inizialmente archiviato dalla Procura di Catania come suicidio per poi essere riaperto dalla Procura Generale, che avocò a se le indagini, a seguito della tenacia della famiglia Salamone che si oppose a quella decisione. Sarà dunque la suprema Corte a dover decidere adesso, in maniera definitiva, se confermare o meno l’ergastolo per Mancuso.
Il caso di Valentina Salamone, comunque, non si chiuderebbe con la sentenza che sarà emessa della Cassazione. A rimanere aperto sarà ancora il filone di “Ignoto 1”, ovvero del presunto complice che avrebbe aiutato Nicola Mancuso nell’omicidio della giovane Valentina. A far sospettare la presenza di un complice di Mancuso sono alcune tracce genetiche giudicate “importanti”, ritrovate sotto le scarpe della giovane Valentina e sulla scena del crimine. Proprio su queste tracce gli inquirenti starebbero indagando in maniera serrata per dare un volto ed un nome al presunto complice di Mancuso, facendo così aprire nuovi scenari all’interno di una vicenda giudiziaria lunga 11 anni.