Continua il “viaggio emozionale nel cuore di Catania” con il quarto appuntamento dell’antologia tutta catanese a cura di Daniele Di Frangia
Pagine rossazzurre nel cuore di Belpasso, venerdì scorso 4 settembre nel cortile Russo Giusti, grazie alla presentazione di “Catanesi per sempre” (AA.VV., 172 pagine, Edizioni della sera editore) antologia sull’identità dei catanesi, primo appuntamento della rassegna locale “Offensiva Culturale”. A moderare l’incontro è stato Concetto Ferrarotto, accanto cui hanno preso posto il curatore del libro Daniele Di Frangia ed il giornalista, nonché autore di uno dei racconti, Daniele Lo Porto. Presenti anche alcuni degli autori: Paolo Sidoti, Valentina Carmen Chisari, Concetto Sciuto, Giuseppe Alario Spadaro, Cirino Cristaldi e Mariagrazia Miceli.
A leggere alcuni passi dell’antologia, l’attrice Agata Longo che, con voce pacata e accattivante, ha attirato l’attenzione del pubblico presente, specie nei momenti in cui si è cimentata a leggere con ironia alcuni termini tipicamente catanesi che caratterizzano ed arricchiscono i racconti. “Catanesi per sempre” è un libro che viaggia per la città dell’elefante narrandone miti e simboli e che fornisce una memoria a quanti non c’erano, a quanti hanno dimenticato e a coloro che, per diverse esigenze, hanno abbandonato la patria rossazzurra.
La città portuale, la natura, la bellezza dei luoghi, l’Etna, l’arte, i colori, il Calcio Catania, la “santuzza” Agata e le tradizioni. Questi elementi si dispiegano grazie alle attente descrizioni da parte degli autori che aiutano il lettore a scoprire o a ricordare Catania. Una lettura piacevole ricca di aneddoti interessanti soprattutto per le nuove generazioni che probabilmente non hanno mai sentito parlare di personaggi come Saro “sei ita” e Paolo Ciulla. Quest’ultimo, presentato da Giuseppe Alario Spadaro, è il protagonista del racconto “Una vita da falsario”.
Ciulla, che visse a cavallo fra ‘800 e ‘900, realizzava banconote da 500 lire così verosimiglianti che nemmeno la Banca d’Italia inizialmente ebbe da obiettare sulla loro originalità. Totalmente non in linea con i tempi, omosessuale ed anarchico, viene ricordato ancora oggi perché il denaro che stampava lo offriva spesso a chi era in stato di indigenza. Ma tutto ciò non gli evitò una morte in solitudine e miseria, anche perché la sua attività lo condusse alla cecità. Oggi è ricordato come artista e pittore ed è alla base del nomignolo “soddu fausu” che i catanesi si portano dietro in Sicilia e oltre.
A distanza di qualche mese dalla pubblicazione, abbiamo intervistato il curatore dell’opera, Daniele Di Frangia, che ha dichiarato a Yvii24: «Stiamo riscuotendo un buon successo, siamo già alla quarta presentazione in questa bellissima cornice belpassese dopo aver fatto tappa ad Aci Bonaccorsi, Massannunziata e Castello Ursino e ci apprestiamo ad approdare il 26 settembre a Etnabook. Le sensazioni sono buone, il pubblico sta rispondendo bene a questi racconti tipicamente catanesi».
La casa editrice romana “Edizioni della Sera” quest’anno ha voluto scommettere sul territorio catanese la collana “…per sempre” che conta, ad oggi, quattordici volumi, ognuno dei quali narra leggende e curiosità su città e regioni italiane diverse. Daniele Di Frangia ha dato ampio spazio e libertà agli autori durante la trascrizione dei loro racconti senza limiti o restrizioni, questo ha generato testi di natura e stile diverso. Il momento finale del firmacopie è stato accompagnato dalla canzone della cantante etnea Levante dal titolo “Lo stretto necessario”, una scelta non casuale, poiché Il brano invita a soffermarsi sull’importanza delle piccole cose quali i profumi, le usanze ed i costumi della propria terra.