La notizia dell’aggressione avvenuta nella prima mattinata di ieri nei confronti di un autista di sul bus 935 dell’Amts in corso Sicilia a Catania ha risvegliato l’opinione pubblica riguardo all’annoso tema delle aggressioni agli operatori del settore dei trasporti.
Soltanto l’intervento di alcuni passanti e degli agenti della Polizia, che hanno bloccato tempestivamente l’autore del pestaggio, ha consentito di evitare il peggio e per l’autista del bus in ospedale sono state riscontrate delle ferite non gravi. Sulla questione è intervenuto il segretario della Uil Trasporti di Catania, Salvo Bonaventura, che ha sottolineato come il problema della sicurezza in tutta la città sia la matrice principale di tutto questo e quale è l’ideale soluzione.
“Oltre alla mera solidarietà che ovviamente abbiamo espresso al lavoratore – ha detto Bonaventura – abbiamo dato la nostra disponibilità per tutto quello che può servire sia dal punto di vista sindacale che da quello legale. Abbiamo saputo che il lavoratore ha qualche escoriazione al viso e che gli hanno dato sette giorni di prognosi, ma il problema è che negli ultimi anni sono avvenute circa dieci aggressioni. Già noi ad aprile dell’anno scorso col precedente governo nazionale abbiamo fatto un protocollo in cui si prevedeva la nascita di un osservatorio nazionale per la sicurezza degli operatori del trasporto pubblico locale e degli stessi passeggeri. Ma dopodiché non ci sono state azioni per la sua nascita. Chiediamo alle aziende una maggiore vigilanza mettendo delle cabine o dei pulsanti antiaggressione. Ma il problema della sicurezza è in tutta la città e per questo abbiamo espresso l’esigenza di aumentare gli organici a disposizione delle forze dell’ordine in un periodo in cui invece il turismo impenna”.
Ecco il parere del segretario della federazione Ugl Autoferrotranvieri di Catania, Giuseppe Scannella: “Ancora una volta ci troviamo purtroppo di fronte ad un fatto increscioso, come testimoniato dalle immagini circolate in queste ore, avvenuto ai danni di un dipendente che suo malgrado si stava trovando, a quell’ora e in quel luogo, a svolgere onestamente il proprio compito. Esprimiamo solidarietà al lavoratore e ringraziamo i cittadini che hanno cercato di aiutarlo, così come le forze dell’ordine che sono intervenute bloccando l’autore dell’insano gesto. Questo episodio, che non possiamo considerare isolato (perché quotidianamente sono innumerevoli i casi anche se meno gravi), ci conferma come adesso anche in pieno centro città i pericoli per chi svolge servizio pubblico locale sono elevati. Bisogna, quindi, elevare i livelli di sicurezza prestando maggiore attenzione anche su obiettivi sensibili come lo sono ormai diventati i mezzi del trasporto cittadino”.
Dello stesso avviso è anche il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci, che focalizza pure lui la sua attenzione sul tema della sicurezza, credendo in una svolta con l’arrivo del nuovo sindaco.
“L’amministrazione che si andrà ad insediare non può sottovalutare una problematica del genere – ha detto Musumeci – e, insieme al Comitato provinciale prefettizio preposto, è chiamata a rafforzare le misure di protezione per i servizi pubblici dato che non è una criticità soltanto legata al personale Amts, ma a tutti coloro i quali ogni giorno svolgono un’attività di rilievo pubblico per l’istituzione comunale o per le sue partecipate”.
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