Denuncia dei genitori di un’alunna che si era rotta il braccio. Il dirigente: “Segnalate criticità agli organi competenti ma, per mancanza di fondi, a oggi non si è avuto riscontro”
Il dirigente scolastico di un Circolo didattico di Catania e un docente, responsabile della sicurezza, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato alla magistratura per inosservanza delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in seguito ad un controllo scaturito dalla denuncia dei genitori di una bambina che, alcune settimane fa, si è rotta il braccio durante l’attività fisica.
Nella giornata di ieri, gli agenti del Commissariato Borgo-Ognina hanno effettuato il controllo presso il Circolo didattico, ubicato nel centro cittadino, insieme al personale dell’azienda sanitaria (servizio Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro).
La scolaretta aveva subìto l’incidente perdendo l’equilibrio durante un esercizio su una trave di plastica: l’attrezzo ginnico è risultato di vecchia fabbricazione e privo di marchio CE.
Nel corso del sopralluogo all’interno della palestra, gli agenti hanno accertato diverse criticità in materia di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro: le vie di fuga sono risultate interdette dalla presenza di un materasso ginnico; una parte del controsoffitto era privo di pannelli di copertura; una presa elettrica, ubicata sul lato destro della palestra, è risultata divelta e priva di copertura.
E ancora: la plafoniera installata sul tratto sommitale della porta comunicante con il laboratorio scientifico è risultata sprovvista della parte interna con rischi di natura elettrica; in alcuni tratti di corridoio del piano terra, sono state riscontrate mattonelle divelte con rischio di inciampo.
Ed inoltre l’ingresso della palestra presenta un gradino in marmo dell’altezza di 3 centimetri con rischio di inciampo e pericoli di natura infortunistica, mentre le condizioni igieniche sono state giudicate scarse a causa della presenza di fuliggini distribuite a tratti sui lati delle pareti.
Il Dirigente scolastico ha dichiarato che, in passato, alcune criticità sono state segnalate agli organi competenti ma, per mancanza di fondi, a oggi non hanno avuto alcun riscontro.
Le inadempienze, informa la Polizia di Stato in un comunicato, rappresentano reati in violazione dell’art.64 c.1 lett. b) c) e d) del D.Lgs 81/08, ovvero la Legge che tutela la sicurezza sui luoghi di lavoro.