I massimi esperti nazionali in materia tenteranno di delineare proposte di intervento sui rischi da eventi naturali
Il rischio di eventi naturali quali i terremoti nel nostro territorio è reale. Conoscere gli aspetti scientifici, tecnici e socio-economici per mettere a punto adeguate politiche di prevenzione è fondamentale. Questi i temi che verranno discussi martedì 6 dicembre, alle ore 9.00, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Catania (via Santa Sofia 98), in occasione del terzo appuntamento del ciclo di incontri promossi dal “Centro di documentazione, ricerca e studi sulla cultura dei rischi”. Il convegno, dal titolo “I rischi da eventi naturali. Aspetti scientifici, tecnici, economici e sociali”, prosegue nel solco dell’impostazione metodologica interdisciplinare voluta dal presidente del Centro, l’economista Antonio Pogliese.
«Tenteremo di fare piena luce sugli aspetti scientifici relativi ai rischi da eventi naturali – dichiara Pogliese – e verranno delineate le proposte d’intervento basate sull’analisi fornita da professori di area economico-giuridica e matematica, professionisti di area tecnica ed economica, esponenti della Pubblica Amministrazione e dirigenti bancari e assicurativi. Il convegno si prefigge di indicare altre leve capaci di attrarre risorse da destinare alla prevenzione, poiché è utopistico prevedere che il costo della prevenzione possa essere posto esclusivamente a carico delle finanze pubbliche».
In apertura dei lavori interverranno per i saluti il rettore Università di Catania Giacomo Pignataro, il sindaco della Città metropolitana di Catania Enzo Bianco, il direttore del Dipartimento delle Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università di Catania Salvatore Luciano Cosentino, mentre il vice presidente del Centro studi e documentazione sulla cultura dei rischi Orazio Licciardello aprirà i lavori del convegno coordinati dal giornalista Vittorio Romano.
Programma del Convegno:
Interventi della prima sessione (ore 9.00|13.00): Stefano Gresta (presidente Comitato scientifico del Centro documentazione, ricerca e studi sulla cultura dei rischi); Stefano Catalano (Ordinario di Geologia strutturale); Sebastiano Imposa (incaricato di esplorazione geofisica del sottosuolo); Rosario Lanzafame (Ordinario di Sistemi per l’energia e l’ambiente); Massimo Cuomo (coordinatore del dottorato di ricerca in “Valutazione e mitigazione dei rischi urbani e territoriali” del Dicar); Ivo Caliò (Ordinario di Scienza delle costruzioni) Bartolomeo Rejtano (Ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia).
Tavola rotonda e proposte di intervento (ore 15.30|20.00): Antonio Pogliese (presidente del Centro documentazione ricerca e studi sulla cultura dei rischi); Paolo La Greca (presidente Inu Sicilia e Ordinario di Pianificazione urbanistica); Calogero Foti (Dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile della Regione Siciliana – Palermo); Santi Maria Cascone (presidente Ordine Ingegneri di Catania e ordinario di Architettura tecnica); Giuseppe Scannella (presidente Ordine Architetti di Catania); Giuseppe Collura (presidente Ordine Geologi di Sicilia); Luigi Bosco (ingegnere e assessore ai Lavori pubblici Comune di Catania); Biagio Bisignani (direttore Urbanistica e tutela del territorio Comune di Catania); Salvo Muscarà (ordinario di Diritto tributario); Alessandro Alescio (funzionario di banca); Danilo Ariagno (presidente Comitato scientifico Aiba); Benedetto Matarazzo (ordinario di Modelli matematici per il mercato di capitali). La relazione di sintesi verrà affidata a Giacomo Pignataro (rettore Università di Catania).