Questa mattina la conferenza stampa, organizzata dai VVF, incentrata sul tema incendi e sulle norme di sicurezza da adottare
Si sono succedute settimane di forte caldo, in Sicilia, toccando temperature altissime che hanno costretto migliaia di cittadini a dover passare le loro giornate a casa. Il caldo non ha solo colpito gli abitanti, ma ha anche causato numerosi incendi boschivi.
Ad occuparsi di ciò sono stati i vigili del fuoco che hanno fronteggiato l’elevata quantità di mole di lavoro con a disposizione pochissimi uomini. Si basa proprio su queste difficoltà, la conferenza stampa sugli incendi e sulla sicurezza del PCI-USBVVF tenutasi questa mattina davanti la prefettura di Catania.
«È una situazione che deve essere risolta – lamentano i VVF del distretto etneo– in Sicilia sono stati distrutti 25 mila ettari di patrimonio boschivo, colpendo inoltre insediamenti civili e attività economiche. Il costo dei danni si aggira a circa milioni di euro. Ma tutto ciò non riguarda solo gli incendi ma anche l’insufficienza di personale causato dai continui tagli nei servizi, scelte politiche ed amministrative disastrose, interessi criminali , l’incuria del territorio: questi i nodi che vengono al pettine». Nel corso della conferenza, rivolta a tutti i cittadini affinché possano essere informati dei problemi che i vigili del fuoco stanno fronteggiando per una maggiore sicurezza del territorio e dei cittadini stessi, è stata illustrata anche la distinzione tra VVF permanenti, discontinui e volontari.