Dal personale insufficiente ai mezzi inadeguati, questi i temi trattati dai VVF ne corso della conferenza stampa rivolta ai cittadini
Secondo gli standard europei dovrebbe esserci un vigile del fuoco ogni 1500 abitanti, ma sembrerebbe che ad essere disponibili siano uno ogni 15.000.
È stato questo il problema maggiormente esaminato nella conferenza di ieri, e non solo perché all’interno del distretto etneo esistono grandi lacune come la mancanza di prevenzione e di sicurezza del terreno e dei cittadini, ma soprattutto l’insufficienza del personale a disposizione e i numerosi incendi, che quest’anno hanno distrutto 45 mila ettari di patrimonio boschivo, uniti alla carenza di mezzi che risultano inaffidabili e vecchi.
«Quello che chiediamo è che Catania abbia un rilancio del soccorso perché ci troviamo in una situazione davvero critica. Aggiungendo poi che verrà tolto il nucleo sommozzatori e che il nucleo portuale verrà dimezzato – ha dichiarato Carmelo Barbagallo – Non abbiamo alcun contratto né riconoscimento della categoria usurante né siamo protetti dall’INAIL (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro). Abbiamo davvero bisogno che qualcosa cambi e ci batteremo fino alla fine».