Venerdì una intera giornata dedicata alla lotta al fumo, soprattutto in ospedale. Due le sessioni previste
Il Policlinico “Vittorio Emanuele” di Catania esprime un secco “no” al fumo da sigaretta in ospedale. Giornata interamente dedicata alla lotta contro le “bionde” nei luoghi ospedalieri e più in generale contro il fumo, quella di venerdì prossimo 9 Giugno, nell’aula “Pero” del presidio di via Santa Sofia. Alle 9 verranno presentate tutte le iniziative “smoke free” avviate dal Policlinico in collaborazione con la Lega Italiana Anti Fumo LIAF, con l’Università degli Studi di Catania ed con il Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo (CPCT) dello stesso Policlinico.
Più di duecento cartelli informativi verranno posizionati in tutti i reparti della struttura e nelle aree “no smoking” indicate dal Ministero della Salute. I cartelli “Spegnimi”, dedicati alla nota campagna di comunicazione LIAF al quale si ispira il progetto “Policlinico Smoke Free”, indicano per ciascuna patologia il danno causato dal fumo e invitano a rivolgersi al Centro Antifumo etneo diretto dal prof. Riccardo Polosa.
Dalle 10 alle ore 12:30 si terrà un convegno sulla sigaretta elettronica dal titolo: “E-cig:la vera alternativa al fumo. Quali rischi? Aspetti sanitari e regolatori in Italia”. Verrà presentato uno studio condotto in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania e con il “Policlinico Vittorio Emanuele” sull’assenza di rischi per la salute umana legati all’utilizzo dell’e-cig. L’incontro è promosso dalla Lega Italiana Anti Fumo in collaborazione col Comitato Scientifico Internazionale per la Ricerca sulla Sigaretta Elettronica.
Dalle 14:30 alle 18 si terrà la seconda sessione “Policlinico Vittorio Emanuele libero dal fumo”. L’evento formativo è dedicato a medici ed operatori sanitari sul tema della prevenzione e della disassuefazione da fumo, oltre che sull’uso dei nuovi strumenti alternativi a rischio ridotto che consentono di smettere di fumare. All’evento parteciperanno esperti della ricerca contro il fumo, oltre che alcuni rappresentanti del Ministero della Salute e della Commissione Europea.