Salva i cani randagi in difficoltà che nessuno vuole. Un amore immenso testimoniato dalla vicenda di Piedino, primo cane al mondo a vivere con quattro protesi agli arti
Si chiamano Hope (speranza), Vita e Piedino e hanno in comune l’incontro fortunato con una persona che ha ribaltato il loro destino. Sono dei cagnolini e ogni giorno si contendono le attenzioni della loro straordinaria padrona, la signora Maria Giammona. Il termine straordinario non è eccessivo possiamo garantirlo, per una donna che vive con diciotto cani e tre figli in una casa che più di un’abitazione rappresenta un rifugio per animali in difficoltà. Dunque, di ordinario in questa storia c’è davvero poco, soprattutto se si guarda agli atti eroici compiuti da questa donna che ha sottratto alla morte diversi cuccioli. Lei è di Catania ma è passata a Paternò per ritirare il suo premio, un riconoscimento concesso da “Asse Sicilia”, nell’evento, organizzato tra gli altri da Vito Brullo, “Adotta un randagio”.
Sia quest’ultima edizione svoltasi qualche settimana fa all’interno della Biblioteca comunale “G. B. Nicolosi”, che nelle edizioni precedenti, lei si è distinta con le vicende drammatiche e a lieto fine dei suoi cani. La storia più recente è quella di Piedino, il cagnolino privo di tutte e quattro le zampette e munito di protesi, il primo cane al mondo a subire un intervento così complesso. Le sue traversie iniziano per strada poco dopo essere nato, la mamma ha partorito i cuccioli in una sorta di nicchia ricavata sotto il manto stradale, ma dei ratti hanno aggredito la cucciolata rosicchiando più di un cagnolino, ma Piedino è stato colpito in maniera più feroce. A trovarli una volontaria, ma che non sapeva di preciso cosa fare di questi cagnolini ridotti in pessime condizioni, soprattutto Piedino, che sembrava inesorabilmente destinato alla soppressione.
Maria viene a conoscenza di questa storia e contatta la volontaria offrendosi di prendere tutti i cuccioli compresa la madre, nel tentativo di sottrarli all’abbattimento. Una missione davvero ardua, ma che con la dedizione è riuscita a portare a termine: adesso Piedino è un cane felice. Anche se da quel momento le fatiche per le cure da prestare ai cagnolini, e a Piedino in particolar modo, e le spese da affrontare non sono state poche. Per fortuna non nuova a questo tipo di impegno la signora Giammona, molto nota grazie anche ai social network e ai giornali, che hanno voluto diffondere le notizie intorno ai suoi interventi sui cani, ha ricevuto anche delle donazioni, offerte che sono sempre necessarie per accudire questo gruppo nutrito di cani e talvolta anche di gatti.
Tante sono le imprese ardite compiute dalla signora a testimonianza di un amore incommensurabile per queste creature neglette in molti casi, si tratta di cani randagi sovente malati e anche per questo emarginati. Ha mostrato sprezzo del pericolo Maria per salvarne quanti più è possibile, come quando ha rischiato di essere investita in tangenziale per prelevare il corpo di un cane deceduto, un cane che era entrato da poco nel suo ricovero, o ancora quando ha salvato Vita. Il pitbull che è scampato alla sua condanna a morte solo per un soffio: Maria riesce ad andare a Palermo e adottarla solo la sera prima dell’esecuzione, doveva essere abbattuta perché a seguito di un incidente aveva riportato lo spezzamento della colonna vertebrale, ma Maria non solo l’adotta si fa addirittura carico dell’intervento di chirurgia che la porterà a zampettare tranquillamente come prima, insomma, una nuova “Vita”.
E ancora Hope, una cucciola diffidente e difficile, era divorata dalla rogna, dalla leishmaniosi e affetta da insufficienza renale, talmente magra da mostrare le ossa, le ha dato appunto un’altra speranza Maria con le sue cure e le sue attenzioni, e adesso sono inseparabili. Un impegno totale quello di questa donna, riversato sugli animali bisognosi, adesso il suo sogno è quello di creare un’oasi per loro, un posto che sia simile a quello di una casa, di una famiglia dove l’amore si estende a tutti, umani e animali.