Dal volontariato animalista a movimento politico, anche se l’obiettivo rimane la tutela degli animali
«Dopo sei anni che proviamo a dialogare, ad intessere un rapporto costruttivo per risolvere il problema del randagismo nel territorio, tentativi con le varie amministrazioni rivelatesi pressoché vani, ci è sembrato quasi naturale provare noi stessi adesso a diventare soggetti politici, sempre nello spirito e negli ideali che ci hanno mosso sin dall’inizio, con in cima la tutela e il rispetto degli animali». Così il paternese Giuseppe Panassidi, coordinatore provinciale del Movimento animalista, nonché presidente dell’Upa (Unione per gli animali) di Paternò, ha spiegato ad Yvii 24 le motivazioni della scelta di scendere in campo, di costituirsi in movimento politico, all’indomani dell’incontro per la presentazione del programma elettorale per le prossime elezioni politiche. L’incontro si è svolto a Catania, nel cortile Platamone, del Palazzo della Cultura, sabato 11 novembre. Il rispetto è la parola chiave del programma: rispetto verso gli animali, verso l’ambiente, verso chi è in difficoltà, inclusi non solo gli anziani, i bambini, chi ha disabilità, ma anche coloro i quali hanno difficoltà economiche, che hanno una soglia di reddito minimo sotto gli 8 mila euro annui, le classi di reddito insomma rientrano nel programma nazionale del Movimento. Tuttavia il programma elettorale s’impernia sulla tutela e sui diritti degli animali.
Nel corso dell’incontro proprio Panassidi ha fatto un raffronto tra l’abbandono degli animali e l’abbandono dei rifiuti: «Si abbandona ciò che non interessa, ciò a cui non si dà un valore, invece questo deve mutare, deve emergere una forma di educazione civica correlata anche alla tutela dell’ambiente, perché se un luogo è libero dal randagismo, è più sicuro, più pulito e anche più attraente sul profilo turistico. Si deve costruire prima la civiltà e poi la cultura».
All’interrogativo giunto da più parti sulla loro possibile vicinanza a “Forza Italia”, o al centrodestra in generale Panassidi ha risposto: «In effetti la nostra leader Michela Brambrilla è molto vicina a Silvio Berlusconi, ma noi siamo un partito trasversale. Abbiamo aderito al Movimento per le linee programmatiche che ci sembrano rappresentative delle azioni che intendiamo portare avanti. Noi ci sentiamo rappresentati dal programma».
Per quanto concerne, invece, le possibili alleanze: «Collaboreremo con qualsiasi partito – continua Panassidi -. L’abbracciare in toto o in parte il programma che abbiamo presentato è la cosa fondamentale. Quindi chiunque può consentire di realizzare quelle che sono le nostre proposte elettorali diventerà un alleato». Il randagismo, che nel programma nazionale, ha una valenza relativa, per il territorio provinciale invece è prioritario, dunque l’impegno per una maggiore rilevanza per questa problematica.
Alla conferenza di presentazione del programma oltre al coordinatore provinciale Panassidi erano presenti, tra gli altri anche Luca Bertino, vice presidente regionale e Simona Finocchiaro segretaria provinciale per Catania. Per sancire l’importanza che si dà alle questioni che giungono da tutta l’area provinciale, dei comuni erano presenti: Motta Sant’Anastasia, Adrano, Santa Maria di Licodia, Paternò, Catania e Belpasso.