Lo psichiatra e psicoterapeuta licodiese ha ricevuto il premio per il suo libro “Echi di incontri”
Si è tenuta ieri, nella prestigiosissima cornice del Museo diocesano di Catania, la consegna dei riconoscimenti della XXIII edizione del premio “Rosario Livatino/Antonio Saetta/Gaetano Costa”. Anche quest’anno – dopo il premio al giornalista e scrittore Salvatore Distefano dello scorso anno – il comitato presieduto da Attilio Cavallaro e Giovanni Magrì in collaborazione con le “famiglie dei giudici eroi” ha voluto far approdare il premio a Santa Maria di Licodia con la premiazione dello psichiatra e psicoterapeuta Giuseppe Seminara che da qualche mese è itinerante nelle principali città della provincia per la presentazione della sua opera “Echi di incontri” edito da Armando Siciliano Editore.
Il titolo “Echi di incontri” narra proprio di quegli “incontri” dell’autore con pazienti e colleghi che hanno permesso al medico di avere uno scambio ed un confronto, sia professionale ma anche umano, relazionale e personale. Con la parola “echi” l’autore immagina che ogni “incontro” nella vita di ognuno possa generare riflessioni permanenti, poliedriche e in continuo divenire, ben oltre il tempo e lo spazio dell’incontro pratico, concreto.
«Una giornata intensa ed emozionante» spiega il medico Giuseppe Seminara che da oltre un ventennio si impegna in maniera costante e professionale nel settore della riabilitazione psichiatrica. «Colgo l’occasione per ringraziare Armando Siciliano, Editore del mio libro che lo sta proponendo e divulgando con attenzione e impegno. Ringrazio tutte le persone, gli amici e i colleghi che in più occasioni hanno voluto testimoniarmi il loro apprezzamento e la loro stima. E’ forse questa un’ennesima “eco”, da me non prevista e forse non così prevedibile, che mi rende veramente felice e gratificato»
La commissione, anche per questa edizione, ha voluto insignire diversi magistrati, sindaci, autorevoli rappresentanti delle Forze dell’ordine, presidenti di importanti associazioni per la difesa delle vittime di mafia e usura, presidenti di ordini professionali, avvocati, giornalisti, scrittori. Tra questi il giornalista e scrittore Michele Giardina, per il coraggio di una informazione libera; Angelo Sicilia, puparo e presidente del Museo dell’opera dei Pupi Siciliani delle Madonie, a Caltavuturo, che ha ricevuto il premio per il suoi “Pupi Antimafia”, attraverso i quali ha voluto sostituire i paladini di Francia tipici della tradizione marionettistica siciliana con gli eroi della lotta contro la mafia; Francesco Tavaglione sindaco di Peschici, Pasquale Chiechio sindaco di Ruvo di Puglia, Nicola Gemmato sindaco di Terlizzi, Francesco Miglio sindaco di San Severo i quali hanno ricevuto il riconoscimento a seguito del forte coraggio dimostrato nelle attività di legalità mirate ad impedire l’infiltrazione della criminalità nelle azioni amministrative e che per questo coraggio hanno ricevuto e subito diversi atti intimidatori con la distruzione di alcuni loro beni. A ricevere il premio speciale alla memoria della professoressa Antonietta Azzaro\premio impegno sociale, è stato l’oncologo Antonio Marfella, dell’Istituto Tumori Napoli Fondazione “G. Pascale”, il cui nome è ormai associato alle forti battaglie a fianco degli abitanti della “Terra dei Fuochi”.