La portavoce Sara Fagone: «Non si capiscono i ritardi sulla consegna dell’ex palazzo di cemento»
A Librino, quartiere della periferia sud-ovest di Catania, dopo la mobilitazione per l’accelerazione dell’apertura dell’ospedale San Marco, la Rete Piattaforma per Librino ha individuato delle carenze e delle mancate risposte su altri punti particolarmente importanti per il quartiere. Primo fra tutti il completamento della Torre “Leone”.
In una nota, la portavoce della Piattaforma, Sara Fagone, scrive che «non si capisce il motivo del ritardo sulla consegna dell’ex palazzo di cemento visto che era stato già tutto finanziato. L’importanza della riqualificazione è motivo di trascinamento per altre due opere importantissime: il teatro Moncada e le spine verdi.
Così come previsto – aggiunge Fagone – i primi piani del palazzo verranno occupati da uffici pubblici: ad esempio la nuova collocazione di alcune sedi di assessorato, che permetterebbero ulteriori economie nei fitti passivi e ai numerosi abitanti della zona sud di poter usufruire di servizi senza spostarsi necessariamente al centro della città. Ll’assegnazione di nuovi appartamenti snellirebbe le liste di aventi diritto alla casa. Il completamento di quanto detto darebbe un senso anche alle spine verdi, anche quelle finanziate con gli appalti già affidati ma ancora in alto mare, così come il campo San Teodoro.
Sul teatro Moncada, Amministrazione Civica, associazioni culturali nonché l’istituto musicale e coreutico – sottolinea la portavoce – dovrebbero collaborare affinché si possano trovare strumenti utili perché questo teatro possa vedere la luce, in una città e in un quartiere desiderosi di nuove prospettive culturali. Anche la riqualificazione degli edifici di proprietà pubblica e mista darebbe respiro a quanti vivono male la condizione di assegnatari. Fra l’altro molti palazzi sono talmente fatiscenti che spesso gli abitanti si vedono costretti a ricorrere al corpo dei Vigili del fuoco per accertare eventuali pericoli e rischi per l’incolumità pubblica.
Su questo, la Rete Piattaforma per Librino sosterrà le istanze del SUNIA e dei progetti che insieme ad Antonio Presti e al Comitato LibrinoAttivo si porteranno avanti. Come rete abbiamo anche proposte riguardo l’area del cimitero che ricade nella nostra municipalità.Il nostro è un cimitero monumentale, poco valorizzato a causa del caos che si verifica nei giorni di apertura, per la mancata organizzazione delle bancarelle dei rivenditori di fiori e del traffico.
Considerato l’ingresso con ampio parcheggio su via Madonna del Divino Amore – prosegue la nota –, nella parte perimetrale del parcheggio medesimo potrebbero essere collocati bancarelle e gazebo del mercato dei fiori, cosicché la zona di via Acquicella riqualificata e pulita valorizzerebbe di più il nostro cimitero, e darebbe un senso di ordine e pulizia alla stessa via. Inoltre, l’annosa questione dell’assegnazione di una casa delle associazioni.
Per svolgere le proprie attività nel territorio ricordiamo che l’Auser Librino, comitato LibrinoAttivo, Musicainsieme a Librino, Terreforti, dopo anni di richieste ancora si trovano senza una sede. Su questo e altro ancora – chiude la Portavoce Rete Piattaforma per Librino, Sara Fagone – chiederemo a breve un incontro con gli assessori competenti, e la municipalità, affinché l’attenzione per la zona sud sia sempre prioritaria nell’agenda politica cittadina».