La città di Catania ha partecipato con grande entusiasmo alla tradizionale passeggiata Telethon
Si è conclusa ieri, domenica 26 marzo, a Catania tra le principali vie cittadine del centro storico, la passeggiata di solidarietà Telethon “Walk of Life”, dove ancora una volta ha vinto la solidarietà. Ha vinto tutta quella gente che ha indossato la maglietta dell’evento, versando un contributo per la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare. In particolar modo il contributo è arrivato a Matteo, un bambino catanese affetto dalla sindrome di Marinesco-Sjogren e testimonial del Coordinamento provinciale della Fondazione, guidato da Maurizio Gibilaro.
È stato bello, per questa sesta edizione organizzata da Telethon Catania, in collaborazione con la Fondazione “Ebbene”, vedere tanta gente pronta a dare il proprio contributo per un’iniziativa che dà speranza a tutte quelle famiglie che combattono contro il tempo. Oltre a tanta gente e alle tante famiglie presenti alla passeggiata solidale non potevano mancare le associazioni di volontariato le autorità civili e militari, ma anche gli amici a quattro zampe.
La manifestazione si è chiusa in Piazza Università, dove dallo scorso venerdì cittadini e passanti hanno potuto vivere il Villaggio della Ricerca e della Prevenzione.
«Il nostro più grande successo – ha affermato il coordinatore Gibilaro, affiancato dal vice Concetto Nicolosi e dal responsabile eventi Carmelo Furnari – è l’affetto della città, che ogni anno si rinnova diventando sempre più coinvolgente. Quella che proponiamo è una festa aperta a tutti, con musica, danze e attività informative, perché solo condividendo un clima di speranza è possibile moltiplicare le possibilità di riuscita nella lotta alle delicate patologie contro cui lotta Matteo e tutti coloro per i quali Telethon si spende da quasi 30 anni. Sono ancora troppe le malattie rare per le quali non esiste ancora una terapia, e a volte perfino la diagnosi. Ringraziamo anche l’Amministrazione comunale, la Protezione Civile e i numerosi enti istituzionali patrocinatori che, insieme ad altrettante aziende private, si sono stretti intorno a noi per l’organizzazione della “tre giorni”» ha aggiunto il presidente della Fondazione “Ebbene” Dino Barbarossa.