Chiusa la tratta da Adrano a Santa Maria di Licodia. Nessuna notizia per tre ore. Solo dopo le 10 attivati i bus sostitutivi
Innumerevoli disagi, oggi per gli utenti della Ferrovia circumetnea in viaggio sulla tratta da Bronte a Catania a causa di allagamenti alla stazione Adrano Cappellone e nei pressi di quella Biancavilla Poggio Rosso, che hanno praticamente mandato in tilt il traffico da e per il capoluogo. I passeggeri che aspettavano la littorina fin dal mattino sono rimasti in attesa ben oltre le 10. In tanti non sono potuti andare a scuola, al lavoro o all’università. Pendolari, ovviamente, inferociti non solo per i ritardi – causati da un evento eccezionale – ma soprattutto dalla mancanza di notizie: né un comunicato, né un operatore che li ha informati dell’accaduto, dei tempi di attesa e delle soluzioni che si stavano studiando. Solo dopo le 10 la ferrovia ha messo a disposizione dei pendolari degli autobus sostitutivi per bypassare le tratte chiuse.
Da sottolineare che la Ferrovia circumetnea dispone di una pagina Facebook dove, in tempo reale, si possono dare informazioni agli utenti. Nell’era dello smartphone, evidentemente, la circum è legata a procedure dell’età “borbonica”.
Abbiamo provato a contattare la dirigenza, ma invano poiché oltre che con la centralinista non è stato possibile parlare con un funzionario per conoscere i dettagli degli allagamenti e, cosa ancor più importante, le soluzioni allo studio e i tempi di ritorno alla normalità. Per l’intera mattinata l’azienda non si è resa disponibile alla stampa su un fatto di cronaca che ha riguardato migliaia di utenti. Un fatto di inaudita gravità. Val la pena di ricordare che Adrano, Biancavilla e Santa Maria di Licodia hanno stazioni moderne e funzionali dotate di telecamere e altoparlanti, ma, per l’esperienza di oggi, sono solo apparentemente moderne. Nessun altoparlante ha informato sui disagi e sulle soluzioni alternative.
E un utente pendolare della stazione di Licodia dichiara a Yvii24: «Abbiamo strutture moderne, ma non usate in modo adeguato per come ci si attenderebbe, considerato che sono costate anche tanti soldi. Inoltre non c’è un capostazione o un addetto che ci informi e siamo in pratica abbandonati a noi stessi. E non è affatto un caso isolato quello di oggi perché spesso noi pendolari siamo costretti a subire tanti disagi».