Ai “certi” Angelo Capace, Francesco Petralia e all’uscente Totò Mastroianni, potrebbero aggiungersi Santo Torrisi, Francesco Rapisarda, Francesco Verzì, Pino Calà. Ma, alla fine, potrebbero anche prevalere le “grandi coalizioni”
Quella delle amministrative 2017 sarà certamente ricordata a Santa Maria di Licodia come una delle campagne elettorali con maggiore strategia, incertezza e colpi di scena, considerato che ci troviamo a 4 mesi dalle elezioni e lo scenario politico sembrerebbe essersi arenato tra riunioni segrete e tentativi di coalizione dalle dinamiche non semplici. A rompere ogni indugio e a sfondare per primo il silenzio dei giochi elettorali, tra ottobre e novembre scorsi, è stato Angelo Capace, attuale consigliere d’opposizione che, con l’apertura di un comitato elettorale, ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Licodia. A ruota, sono subito arrivate le dichiarazioni del gruppo “La Ginestra” a firma del capogruppo Caterina Piemonte – anche lei veterana degli scenari politici licodiesi – che vedono nel candidato Capace un uomo da “appoggiare” politicamente.
Il secondo candidato ufficiale, solo in ordine cronologico, è l’ex sindaco licodiese Franceco Petralia che tenta per la quinta volta di occupare nuovamente la poltrona di primo cittadino dopo “l’omicidio politico” subito dai suoi stessi fedelissimi che nel 2006 votarono la sfiducia.
Timido accenno di candidatura, ad oggi non ancora ufficializzata, è quella del sindacalista di origine licodiese – ma residente da anni ad Adrano – Santo Torrisi che, insieme al medico Pippo Sidoti, ha già costituito il movimento politico-culturale “Guardiamo Avanti” tenendo alcuni incontri per raccogliere direttamente dai cittadini le esigenze che il sindaco della Licodia di domani dovrebbe porre come priorità della propria attività amministrativa.
Tra le varie aperture di comitati elettorali, pur non rappresentando ancora una candidatura a primo cittadino, da segnalare anche quello dell’attuale autonomista in Consiglio comunale Francesco Rapisarda – gruppo “Pensiero Condiviso” – ex assessore della compagine amministrativa in carica, che un anno fa, presentando le dimissioni da assessore, così etichettava l’operato dei vari componenti dell’amministrazione Mastroianni: “Scarsa coesione tra gli amministratori, scarso coordinamento e programmazione, scarsa autorevolezza”, generando un vespaio di botta e risposta con il primo cittadino.
Nome che sembrerebbe aver perso piede, e vigore, è quello del geometra Francesco Verzì, inizialmente dato come possibile candidato vicino allo storico sindaco Salvo Rasà, ma che comunque non ha mai trovato nessuna conferma ufficiale. Anche da parte del direttore di Banca Pino Calà, sembrerebbe esserci la volontà di spendersi in prima persona come candidato a primo cittadino.
Al momento nessuna ufficialità di candidatura da parte del gruppo “La Scelta” che sembrerebbe puntare ad una coalizione ampia, con un candidato condiviso da più parti.
Ad osservare tutti questi movimenti di “carboneria”, come l’occhio del “Grande Fratello” dall’alto del palazzo di città, c’è il primo cittadino Totò Mastroianni il quale, pur non avendo ancora ufficializzato la ricandidatura, è praticamente obbligato a scendere in campo per il Mastroianni bis.
Nel frattempo, il primo cittadino si limita agli ultimi aggiustamenti politici iniziati ormai da tempo tra “assessori emeriti”, consiglieri d’opposizione che fanno pendere l’ago della bilancia consiliare ed assessori un tempo nemici politici.
La piazza, comunque, rumoreggia pure sui tentativi di coalizione in atto che, se si manifestassero, potrebbero mutare radicalmente lo scenario dei candidati. Larghe coalizioni vedrebbero ridursi il numero di pretendenti a 3, scacciando il fantasma dei sette candidati del 2012 che portarono all’elezione di Mastroianni con appena il 18% dei consensi e appena 11 voti in più di Gigi Tambone, addirittura dato per eletto dopo la prima conta dei voti. Non rimane, dunque, che attendere che i giorni passino e che la campagna elettorale si accenda in tutto il suo vigore, senza mettere da parte colpi di scena e clamorose candidature, sempre pronti a manifestarsi.