Il Coordinamento di protezione civile FIR si dota di nuovi mezzi e strumentazioni
Potremmo definirla un’inaugurazione all’interno dell’inaugurazione, quella che si è svolta domenica 8 Maggio a Librino. Ad avere sede nella stessa struttura del CSVE, anche la sala operativa del Cordinamento di Protezione Civile Forza Intervento Rapido FIR, che è stata inaugurata contestualmente alla “Casa del Volontariato”. La sala operativa del Coordinamento, al quale afferiscono oggi più di 40 associazioni del sistema protezione civile siciliano, potrà essere utilizzata sin da subito per le attività di coordinamento di uomini e mezzi sul territorio, in situazioni di crisi ed emergenza. La stessa risulta attrezzata con diverse radiotrasmittenti, alcuni computer e da un ponte radio.
A lasciare largamente emozionati i tanti volontari che hanno preso parte alla giornata, anche l’inaugurazione di un mezzo gommato adibito a cucina da campo, acquistato con fondi propri del coordinamento. A benedire il mezzo Don Salvo Cubito, alla presenza del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale di Protezione Civile Calogero Foti, del Dirigente del Servizio Regionale di Protezione Civile Provinciale per la provincia di Catania Giovanni Spampinato, del presidente del Vol.Si Santo Carnazzo, degli assessori del Comune di Catania Angelo Villari e Rosario D’Agata e del comandande del Centro Polifunzionale dei Vigili del Fuoco Luigi De Luca.
«Il coordinamento – dice il Capo del DRPC Calogero Foti – è importante perchè consente di parlare un linguaggio unico. Quanto più si mettono d’accordo una serie di realtà che poi sono quelle che sono espressione reale e concreta di cittadinanza attiva e solidale e un migliore lavoro ne scaturisce per la comunità»
La realizzazione della cucina da campo, è stata resa possibile anche grazie al contributo del Vol.Si. oggi rappresentato dal prof. Santo Carnazzo: «Il Coordinamento FIR ha messo insieme tante organizzazioni di volontariato piccole o grandi, che fruiscono non solo di strumenti e di operatività ma anche di conoscenze che siano superiori e meglio amalgamate rispetto a quello che le singole associazioni possono dare. Poi ci sono anche i mezzi, ci sono le centrali operative, ma non sono indispensabili per un discorso interassociativo avere delle strutture, ma è importante creare il discorso interassociativo»