Dopo il successo di bitcoin, si moltiplica il denaro digitale. Nel nostro territorio al via “AirBC” che potrà essere spesa non solo in rete ma anche nelle attività commerciali
Si chiama criptovaluta ed è una moneta virtuale alternativa alle valute tradizionali, la più famosa delle quali è bitcoin, la prima con cui il mondo ha iniziato a fare i conti. Tecnicamente sarebbe un bene digitale utilizzato come modalità di scambio.
Accanto alla moneta più nota, iniziano a nascere e a circolare altre criptovalute. E da qualche settimana nel nostro territorio ha fatto la sua comparsa “AirBC” che è più di una semplice criptovaluta in quanto è una vera e propria moneta di scambio, utilizzabile in ogni contesto, non soltanto sulla rete: dal supermercato all’acquisto on line.
Il funzionamento di AirBC è più semplice di quel che si possa credere. Le monete virtuali (in totale 200 milioni) possono essere acquistate tramite il sito air-bit.net. In particolare imprenditori e commercianti potranno acquistarle e darle in omaggio sotto forma di voucher ai propri clienti che potranno poi, a loro volta, spenderle negli stessi negozi. I commercianti beneficeranno di una promozione delle proprie attività tramite internet, canali social e materiale pubblicitario della criptovaluta. Per questa moneta virtuale è già iniziata la prevendita, mentre la distribuzione inizierà a settembre.
Con l’AirBC nel borsellino digitale 3.0, ci si potrà anche presentare nei negozi che accettano questo tipo di pagamento, oppure acquistare dai negozi on line, sfruttando al massimo tutti i suoi benefici.
Per il consumatore i vantaggi della criptovaluta sono molteplici: intanto la certezza di essere al riparo dalla svalutazione, poiché esiste un tetto massimo prestabilito di emissione, mentre il denaro tradizionale può essere immesso sul mercato in quantità sempre crescente, circostanza che ha l’effetto di creare inflazione. Altro vantaggio della criptovaluta è quello della sicurezza nelle transazioni grazie all’utilizzo della crittografia. Ed ancora la mancanza di intermediari come ad esempio Paypal, il mantenimento dell’anonimato, l’indipendenza dai governi e dalle istituzioni finanziarie.
La criptovaluta deve il suo successo e la sua notorietà all’impennata di valore registrata negli ultimi tempi. Ad inventare il bitcoin è stato Satoshi Nakamoto, nome che è solo uno pseudonimo, in quanto l’autore vuol restare anonimo, o meglio vuol essere conosciuto solo tramite la sua creazione.
Un mercato, quello della moneta virtuale, che promette di uscire presto da un contesto di addetti ai lavori per rivolgersi a tutti. Insomma, un nuovo modo di investire che parla al futuro.