Seminario di Ordine e Fondazione di Catania con Associazione Geotecnica Italiana sulle soluzioni contro le calamità
Dissesto idrogeologico, frane e rischio sismico: sono tutte emergenze che vengono affrontate e gestite dagli ingegneri con approccio tecnico e scientifico con l’obiettivo di implementare le soluzioni più efficaci per la protezione dei territori. Se n’è discusso ieri pomeriggio, nell’Aula “Oliveri” del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania, nel corso del seminario dal titolo “Norme Tecniche per le costruzioni: evoluzione degli aspetti geotecnici”, organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione Ingegneri di Catania in collaborazione con l’Associazione Geotecnica Italiana (Agi). Un’iniziativa che ha visto in prima linea anche la comunità accademica e che proseguirà con il corso di aggiornamento in “Ingegneria geotecnica” nella sede dell’Ordine.
«La presenza di relatori provenienti dalle quattro Università siciliane Catania, Palermo, Messina e la Kore di Enna; da “La Mediterranea” di Reggio Calabria e da “La Sapienza” di Roma – ha sottolineato in apertura dei lavori il presidente degli Ingegneri Santi Maria Cascone – dimostra come la formazione degli professionisti catanesi sui temi strategici per la salvaguardia e la tutela del territorio sia affrontata mettendo in campo le migliori risorse disponibili. I fenomeni naturali stanno mutando sia in termini di intensità che di frequenza. In questo contesto l’ingegneria geotecnica costituisce un pilastro fondamentale per la risoluzione delle problematiche. Il nostro impegno – ha chiuso il presidente – è quello di fornire agli iscritti tutti gli strumenti necessari per affrontare la sfida della salvaguardia e della tutela del territorio».
Il presidente dell’Agi Nicola Moraci ha invece delineato l’evoluzione della normativa tecnica alla luce del testo recentemente approvato in Conferenza Stato-Regioni: «Una normativa molto avanzata e di non immediata applicazione», ha commentato. Al tavolo dei relatori si sono alternati: Alberto Burghignoli (ordinario di Geotecnica “La Sapienza” di Roma); Calogero Valore (ordinario di Geotecnica Università di Palermo); Ernesto Motta (associato di Geotecnica Università di Catania); Ernesto Cascone (associato di Geotecnica Università di Messina); Maria Rossella Massimino (associato di geotecnica Università di Catania) e Francesco Castelli (ordinario di Geotecnica Università “Kore” di Enna), che ha evidenziato «la presenza del rischio frane in gran parte del territorio siciliano».