Seconda fatica letteraria per il giornalista Gaetano Perricone che racconta com’è diventato nonno senza mai essere stato padre
“Non sono mai stato padre”. Inizia con questa frase il prologo di “Diversamente nonno”, il secondo libro di Gaetano Perricone, giornalista con alle spalle una vita professionale vissuta come un derby, fra Palermo e Catania, con il primo tempo speso nel capoluogo di regione, ed il secondo, e attuale, nella città del vulcano, al cospetto del “gigante” come addetto stampa, ormai in pensione, del Parco dell’Etna. Ma non è né di Palermo, né di Catania, e nemmeno di una rivalità che, alla fine è solo amicizia, che qui vogliamo parlare, bensì di questa seconda opera di Gaetano Perricone, diventato nonno saltando una fase propedeutica: quella di padre.
“Un po’ di matrimoni nel curriculum e mai la gioia di essere padre”. Si può da questa condizione diventare nonno? Sì, perché, come scrive l’autore nelle pagine del suo splendido libro, riferendosi al figlio che non ha mai avuto, ma che, almeno in parte, ritrova nel figlio della compagna, “(…) manca il DNA che ci unisce, ma c’è la stima, la confidenza profonda, la fiducia vera. Che, credetemi, vale molto, ma molto più di un pezzetto di cromosoma in comune”. Da qui la storia prosegue sino alla nascita di Andrea, che fa ammalare l’autore di “nonnite acuta”.
Non aggiungiamo altro e lasciamo al lettore la scoperta di questo bel libro che procede pagina dopo pagina con uno stile scorrevole, classicamente giornalistico, e che si legge tutto d’un fiato. Dopo la presentazione di qualche giorno fa a Palermo, l’appuntamento per chi volesse saperne di più sulla “nonnite” è al Centro culturale “Zo”, Ciminiere di Catania, per il pomeriggio di giovedì 14 marzo, quando Gaetano Perricone presenterà nella città del suo secondo tempo: “Diversamente nonno”.