Il trentacinquenne Salvatore Fiorello di Santa Maria di Licodia è stato rinviato a giudizio in quanto ritenuto presunto responsabile di azioni di stalking nei confronti della nota conduttrice Barbara D’Urso. La notizia è stata diffusa nelle scorse ore su diverse testate nazionali quali il Messaggero, Napoli Today e Leggo.it. «Sono il figlio adottivo della D’Urso», era questo il messaggio che per centinaia di volte sarebbe stato inviato attraverso i canali social alle trasmissioni Mediaset condotte dalla D’Urso nonché alle testate giornalistiche per cercare di “lanciare” lo scoop. Il licodiese, sarebbe arrivato anche a contattare dei parenti – quella vera – della conduttrice.
Le azioni del presunto persecutore – che sui social si chiamava “Baci Solari” – sono state fermate dopo un’indagine della polizia postale delegata dal sostituto procuratore della procura di Roma Francesco Dall’Olio. Indagini che hanno portato a Santa Maria di Licodia, dove è stato identificato l’uomo, indagato anche per molestie a Nina Moric. Il licodiese, oggi comparirà davanti al giudice monocratico Valerio de Gioia con l’accusa di stalking ed atti persecutori dove dovrebbe essere presente anche la stessa Barbara D’Urso che si è costituita parte civile.
«Carissimo digli a mamma che sto a Vienna», oppure «i miei fratelli Giammarco e Emanuele». Sarebbero questi alcuni dei messaggi che l’uomo inviata su Telegram ad alcuni parenti della Barbara nazionale. Tra le azioni di stalking, anche quello di essere arrivato al chirurgo Giammauro Berardi, figlio reale della presentatrice e ad un professore de La Sapienza di Roma con il quale il figlio della conduttrice aveva collaborato.