Si chiama Angelo Fazio l’autore della fake-news per la quale i partecipanti alla manifestazione di sabato al porto di Catania avrebbero intascato 200 euro ciascuno. La Cgil etnea procede per vie legali
Si chiama Angelo Fazio, è un simpatizzante paternese del Movimento 5 Stelle ed è stato, ieri, l’indiscusso protagonista della serata su Facebook. Ma contro di lui, ed il suo post “bufala”, è in arrivo una querela da parte della Cgil di Catania per la diffusione di false notizie. Fazio ha, infatti, pubblicato ieri un post sul suo profilo Facebook che recitava:
“Allucinante!! Cosa si viene a sapere .. Che i famosi buonisti al Porto di Catania si sono ritrovati 200 euro a testa”.
Chiaro il riferimento alla manifestazione di sabato scorso contro il divieto di sbarco dei migranti salvati in mare dalla nave “Diciotti”, alla quale hanno partecipato migliaia di catanesi, chiamati a raccolta dalla Cgil e dal mondo dell’associazionismo etneo. Una notizia palesemente infondata, una fake-news che ha raccolto migliaia di condivisioni su Facebook, ma che ha pure scatenato l’ira di quanti hanno sostenuto personalmente e idealmente la protesta contro il blocco della Diciotti. E così, in serata, il segretario della Cgil di Catania, Giacomo Rota, ha dato mandato a un legale per querelare Fazio. Sulla pagina ufficiale della Camera del Lavoro è apparso il seguente post:
“La Cgil di Catania ha deciso di procedere per vie legali contro l’autore di un post su Facebook circolato in queste ore e condiviso da migliaia di utenti, secondo il quale i partecipanti alla manifestazione dei giorni scorsi a Catania, a sostegno dei migranti della nave “Diciotti” sarebbero stati pagati 200 euro a testa. La Cgil e il suo segretario generale, Giacomo Rota, hanno già contattato il legale e segnalato il fatto alla Digos. È offensivo e lesivo della dignità di migliaia di persone che agiscono in buona fede, utilizzare fake news per tentare di disinformare chi non ha gli strumenti necessari per distinguere il vero dal falso”.
Il post della Cgil ha avuto migliaia di condivisioni e centinaia di commenti di gente infuriata su quanto affermato da Fazio, il quale, per tutta la serata, ha continuato a replicare noncurante di quel che rischia in sede penale, insultando un po’ tutti a destra e a manca. Scorrendo la pagina del suo profilo (poi disattivato), si notavano i post pro Movimento 5 Stelle e a sostegno del governo giallo-verde, nonché insulti contro esponenti sindacali. Insomma, una serata da “leone da tastiera”, che rischia di costare carissima al bufalaro paternese.