Segretario è il deputato Nino Minardo che succede al lombardo Stefano Candiani
La Lega siciliana punta sui siciliani. Dopo la gestione commissariale affidata al lombardo doc Stefano Candiani, il partito di Salvini rinnova gli organismi regionali affidandosi a un deputato e a un sindaco: Nino Minardo segretario e Anastasio Carrà vicesegretario. Il primo è il successore di Candiani, il secondo prende il posto invece di Fabio Cantarella e Francesco Di Giorgio.
La nomina di Carrà, ufficializzata oggi, è stata voluta da Matteo Salvini e Nino Minardo, in perfetto accordo nell’indicare il nome del sindaco di Motta Sant’Anastasia nel ruolo di vicesegretario unico per la Sicilia. Luogotenente dei Carabinieri, sindaco di Motta Sant’Anastasia in provincia di Catania, Anastasio Carrà è stato il leghista più votato alle ultime elezioni regionali con 4.800 preferenze e il primo leghista siciliano a parlare dal palco di Pontida.
«Questa nomina mi riempie di grande orgoglio, arriva al termine di un anno che è stato difficile per tutti, sul piano politico, sociale, economico e anche personale, perché la mia famiglia è stata funestata da un gravissimo lutto, la scomparsa di mio figlio Alessandro ci ha lasciato con un vuoto enorme e incolmabile» così esordisce Anastasio Carrà appena informato della nomina. «Sono grato a Stefano Candiani che ha saputo radicare il partito nell’isola e ha trasmesso in modo capillare il messaggio della Lega.
Adesso è arrivato il momento di camminare sulle nostre gambe e non dobbiamo avere paura, anche perché siamo chiamati a rappresentare il partito di maggioranza relativa del paese e avere la fiducia del nostro capitano è uno stimolo in più per fare bene. Sarà per me un onore lavorare d’ora in poi a stretto contatto con l’on. Nino Minardo che ha già contribuito in modo determinante a far nascere il primo gruppo parlamentare della Lega a Sala d’Ercole. Dimostrando così la sua grande capacità di tessitore politico. Io resto anche in questo nuovo ruolo ampiamente a disposizione di tutti i militanti e degli amministratori della Lega».