Il Decreto legge 34 approvato dalla Camera dei deputati è il primo passo per una riforma strutturale del Sistema sanitario nazionale. Sedici gli articoli, tre gli emendamenti presentati dal deputato nazionale Francesco Ciancitto che hanno ottenuto il via libera.
Tra gli articoli, figurano: il numero 11 che mira a far fronte alla carenza di personale medico ed infermieristico nei servizi di emergenza ed urgenza ospedaliera, riducendo nel contempo l’utilizzo delle esternalizzazioni. Sono stati stanziati 70 milioni di euro per pagare le spese dell’attività espletata in straordinario dal personale. Con la legge di bilancio è previsto, inoltre, un incremento, a decorrere dal 1 Giugno e fino al 31 Dicembre 2023 per le indennità dei pronto soccorsi, finanziando la voce con 100 milioni. Un emendamento presentato dal deputato Francesco Ciancitto estende l’incremento anche ai Pronto soccorso pediatrici e di ostetricia e ginecologia.
L’articolo 12 affronta la problematica della carenza di personale nei Pronto Soccorso, attraverso l’inserimento al lavoro degli specializzandi in medicina e chirurgia d’urgenza, consentendo a quanti dal 2013 al 2023 hanno prestato servizio per almeno tre anni, di partecipare ai concorsi anche senza specializzazione. Inoltre verrà riconosciuto il lavoro nei Pronto soccorso come lavoro usurante ed è arrivato il via libera all’applicazione delle prestazioni aggiuntive, per la riduzione delle liste di attesa.
Altro intervento del deputato Ciancitto modifica l’articolo 13bis. L’emendamento è stato presentato insieme al deputato Luciano Ciocchetti ed estende al personale tecnico e professionale la disciplina della stabilizzazione, la stessa prevista con il Decreto Milleproroghe per il personale dirigenziale e non dirigenziale, sanitario, socio-sanitario e amministrativo del periodo covid. Anche in questo caso la stabilizzazione si applica previo espletamento di una procedura selettiva, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale.
L’articolo 14 modifica il reclutamento a tempo determinato e con orario a tempo parziale dei medici specializzandi; la norma da transitoria passa a regime e consente anche più di una proroga dei contratti a tempo determinato.
L’articolo 15 consente l’esercizio temporaneo in deroga, fino al 31 Dicembre 2025, in riferimento a qualifiche di professioni mediche e sanitarie o di interesse sanitario conseguite all’estero. L’articolo 15 Bis fa fronte alla grave carenza di operatori di medicina sportiva, con l’inserimento dei massofisioterapisti. L’articolo 15 ter (secondo quanto previsto con il terzo emendamento presentato da Ciancitto) abolisce il requisito della specializzazione per partecipare ai concorsi pubblici per dirigente medico-odontoiatra. Inoltre consente agli odontoiatri di esercitare medicina estetica.
L’articolo 16 introduce una sanzione per le lesioni non aggravate procurate agli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie nell’esercizio della loro attività. L’articolo 16 bis prevede la possibilità di istituire presidi fissi della polizia di Stato presso le strutture pubbliche e private.
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