SiciliAntica e gli allievi del “Gemmellaro” di Catania nel principale evento dedicato al turismo parlano di angioini e aragonesi
Hanno sfilato con i costumi dell’epoca per rendere icasticamente efficace la storia di un’Isola conquistata, ma che ha in sé il potere di conquistare per le sue caratteristiche. Sono i componenti di SiciliAntica e gli allievi dell’istituto statale superiore “Carlo Gemmellaro” di Catania, che alla BIT (Borsa internazionale del Turismo) di Milano hanno stupito i numerosi visitatori, nello spazio dedicato alla Sicilia. La presenza in terra meneghina grazie allo stand dell’IISS “Carlo Gemmellaro” di Catania nell’ambito di un progetto di alternanza scuola – lavoro. Il responsabile regionale giovani SiciliAntica, Giuseppe Barbagiovanni e il responsabile provinciale giovani della medesima associazione Emidio Sarpietro hanno accompagnato i ragazzi, nei due progetti di matrice storica presentati nello scenario internazionale. Il tema è stato quello della Sicilia Aragonese ed Angioina, del periodo medievale che vede, grazie all’unione in matrimonio di Federico III d’Aragona ed Eleonora d’Angiò, il raggiungimento della pace, la Pace di Caltabellotta, stipulata il 29 agosto del 1302, ratificata appunto con le nozze che si celebreranno la primavera successiva.
Così, domenica 11, gli interpreti dei due reali, hanno percorso nei loro sontuosi abiti i corridoi della BIT, manifestando un periodo storico importante che ha lasciato diverse testimonianze in vari luoghi siciliani. Tuttavia non solo la storia, anche i sapori della Sicilia, i suoni e i colori: con la musica, i pupi siciliani, le conserve, il pistacchio di Bronte ormai emblema culinario riconosciuto in tutto il mondo. Il progetto rientra nel piano alternanza scuola lavoro, e i giovani del “Gemmellaro”, con entusiasmo, hanno portato avanti il programma guidati da SiciliAntica, come azienda madrina, associazione attiva da oltre vent’anni in un inesauribile volontariato culturale che si traduce in una promozione della regione Siciliana sotto il profilo storico-artistico ma anche ambientale.
Presente tra gli altri anche il presidente della Regione, Nello Musumeci (foto a destra) che ha incontrato il gruppo di ragazzi con i docenti e SiciliAntica, una presenza nella giornata di domenica (quando il numero dei visitatori è sempre molto alto), che ha voluto ribadire l’importanza di progetti come questo dove al centro c’è la Sicilia con le sue peculiarità.
Patrocinato della Regione Siciliana, dell’assessorato ai Beni culturali e dell’Identità siciliana e dal comune di Paternò, il progetto ha svelato la duplice funzione didattica e di promozione turistica, portando in una vetrina internazionale come quella della Fiera del turismo lombarda, la realtà siciliana con la sua ricchezza storica, artistica e paesaggistica, anche Paternò, perché tra i territori prediletti dalla regina Eleonora. La sovrana ricevette come dono di nozze da parte del marito Federico III d’Aragona e re di Sicilia o Trinacria, la celebre “Camera reginale”, consistente in un ampio feudo compresa l’area paternese, e Paternò sarà l’ultima sede terrena del reggente aragonese Federico, che morirà il 25 giugno del 1337.