
Il gruppo donatori di sangue Fratres ha riunito diverse altre associazioni di volontariato per un’iniziativa incentrata sull’importanza del dono
Villa Buscemi di Massannunziata, nel comune di Mascalucia, ha ospitato domenica scorsa 12 novembre la manifestazione “Fratres Martino”. Malgrado il tempo instabile, nella delegazione comunale il gruppo donatori di sangue Fratres di Mascalucia, con i giovani in prima linea, ha riunito un bel po’ di gente con lo scopo di sensibilizzare, ma soprattutto di svelare il lato più bello del volontariato. Il coinvolgimento del mondo del volontariato è stato davvero significativo, infatti erano presenti, in via Del Bosco, nella villa addobbata a festa, anche i volontari etnei della Croce Rossa Italiana, della Misericordia, dell’Admo (Associazione donatori di midollo osseo) e dell’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi tessuti e cellule).
Dunque, una festa sotto lo slogan: “Buon vino fa buon sangue” ma particolarmente proiettando nella figura di San Martino emblema del dono, del gesto della condivisione senza limiti, che si è snodato l’evento, giunto alla II edizione. Tra sapori e tradizioni i vari banchetti promuovevano, sempre nel segno del gruppo Fratres, prodotti artigianali: culinari, manufatti in stoffa, oggetti con materiali riciclati, borse e monili come creazioni originali. Degustazioni di prodotti gastronomici, attività ludiche, didattiche e conoscitive, hanno strutturato un’iniziativa carica dell’energia vitale dei giovani, non solo dei promotori della Fratres, ma anche della Cri e degli altri gruppi.
Presenti tra gli altri anche componenti dell’associazione nazionale delle “Giacche verdi”, che con i loro cavalli hanno calamitato l’attenzione di grandi e piccini: in pochi, invero, hanno voluto rinunciare al giro in groppa ai due cavalli sul posto. Nonostante le bizze di un sole che giocava a nascondino e, di un vento che a tratti si alzava soffiando con veemenza sui banchetti, la manifestazione “Fratres Martino” si è svolta senza intoppi. In parecchi si sono appressati ai banchetti informativi dei vari gruppi di volontariato presenti: chi si è iscritto al gruppo “Fratres”, chi all’Aido provinciale di Catania, chi ha chiesto informazioni all’Admo provinciale etneo, insomma la voglia di donare, di rendersi disponibile verso gli altri pare non sia mancata.
Il messaggio di solidarietà come dovere umano, come gesto semplicissimo, come imperativo etico imprescindibile si è affermato almeno nell’operato e nella disponibilità di questi volontari, la speranza che la sensibilità verso le cause perorate possa essere sempre più spiccata non si spegne.