Operazione della Polizia che sequestra 1.500 chili di materiale esplodente attivo, sufficiente a confezionare almeno 8 tonnellate di artifizi pirotecnici
Una ingente quantità di materiale esplodente è stata sequestrata in provincia di Catania dalla Polizia, nell’ambito dei controlli disposti dal questore, Marcello Cardona, per contrastare l’illecito commercio di botti illegali che in prossimità delle feste di fine anno mietono numerose vittime, specie tra i più piccoli. Un importante intervento è stato effettuato martedì presso la fabbrica di fuochi artificiali D’Amplo di Mineo: l’opificio, che avrebbe dovuto trovarsi in stato di inattività, è stato oggetto di un’accurata ispezione da parte della squadra di Polizia amministrativa della Questura che, grazie anche all’ausilio di personale della squadra Artificieri ha accertato che la fabbrica aveva illecitamente ripreso la produzione.
Nel sito, infatti, gli artificieri hanno rinvenuto circa 1.500 chili di materiale esplodente attivo, sufficiente a confezionare almeno 8 tonnellate di artifizi pirotecnici.
Il titolare della fabbrica, D.G., è stato denunciato all’autorità giudiziaria per la fabbricazione di materiale esplodente in mancanza della licenza prefettizia e per omessa denuncia di materie esplodenti. Tutto l’esplosivo è stato sequestrato.
Ancora una volta si richiama l’attenzione sull’utilizzo dei fuochi pirotecnici che devono essere acquistati solo da rivenditori autorizzati e maneggiati soltanto dagli adulti: artifizi di particolare potenza, solitamente confezionati illecitamente e venduti clandestinamente, possono causare gravi ferite e menomazioni irreparabili quali la perdita delle dita della mano o degli occhi. Anche le meno pericolose “stelline”, le “fiaccole” o i petardi di minor potenza, se usati in modo improprio possono causare ustioni o ferite da scoppio.
In ultimo una raccomandazione: attenti ai più piccoli, specie se si trovano nelle condizioni di poter raccogliere artifizi pirotecnici non ancora esplosi; i bambini, infatti, sono i soggetti maggiormente esposti ai pericoli derivanti dall’improprio maneggio dei fuochi artificiali, anche di quelli leciti.