“Il Covid torna a correre e in Sicilia fa paura la diffusione della variante Delta. Nella campagna vaccinale e nelle misure di contenimento persistono ritardi e criticità: il Pd catanese chiede con forza alla Regione Siciliana e all’assessorato regionale della Salute misure efficaci per evitare il ritorno in zona gialla”.
Lo dichiarano il segretario ed il vicesegretario dell’Unione Provinciale Catania del Partito Democratico, rispettivamente Angelo Villari e Angelo Petralia, che esprimono la preoccupazione dei dem per la pandemia che, in Sicilia, è tutt’altro che vinta.
“Persistono alcuni elementi negativi, auspichiamo vengano superati, che non lasciano guardare con serenità all’estate e all’arrivo dei turisti nella nostra isola” aggiungono i vertici provinciali del Pd che rilevano, alla luce dei dati ufficiali, una campagna vaccinale che segna il passo, poiché “predominano le somministrazioni delle seconde dosi, mentre tanti siciliani non si sono ancora prenotati per ricevere la prima. Per questo è necessaria una campagna ad hoc rivolta a chi sceglie di non vaccinarsi, insegnanti su tutti per non mettere a rischio nuovamente l’anno scolastico”.
Per Villari e Petralia in provincia di Catania vi sono due fattori su cui la Regione Siciliana deve prestare la dovuta attenzione: “Il mancato allestimento del punto tamponi per chi sbarca all’aeroporto ‘Vincenzo Bellini’ che non permette il tracciamento, misura indispensabile per contenere la variante Delta; e un’attenzione particolare per l’hub vaccinale di San Giuseppe La Rena, nel quale i tempi di attesa sono troppo lunghi, situazione che d’un lato costituisce un pericolo per la popolazione soprattutto anziana con le temperature di luglio che raggiungono spesso i 40 gradi e, dall’altro, un fattore di dissuasione per chi sceglie di vaccinarsi. Se vogliamo veramente voltare pagina sulla pandemia – chiudono segretario provinciale Pd e vice – la Regione deve spendere ogni energia per chiudere ogni spazio in cui il virus può insinuarsi”.