Pittori in mostra e la presentazione de “Il giglio e la spada” di Valentina Orlando, nell’ambito della rassegna culturale promossa dall’Accademia d’Arte Etrusca
Una tre giorni fra pittura e letteratura, quella svoltasi dal 6 all’8 agosto, presso l’Hotel “Valle degli Ulivi” di Motta Sant’Anastasia, denominata Caffè artistico-letterario, che ha avuto luogo in concomitanza con le manifestazioni medievali allestite nella cittadina. Un evento promosso dall’Accademia d’Arte Etrusca in collaborazione con il periodico “l’Alba”, diretto da Pino Pesce, e con la Pro Loco mottese.
Nella collettiva d’arte hanno esposto le proprie opere, nello splendido scenario dell’hotel: Katya Marchese, Giusy Zuccarello, Luciano Costanzo, Enza Calì, Miriam Innoceta, Mary Testa, Salvo Burgio, Agatina Salina, Salvatore Orazio Sambataro, Giuseppe Apa, Anna Rondine, Gaetano Rocca, Silvio Marino, Carmelo Sammartino, Lori Tricomi, Rosaria Dattero, Anna Cannata, Angela Vasta, Vincenza Spataro, Gaetana Barbagallo, Arturo Licciardi, Giorgio Migliori, Maria Privitera, Maria Luisa Urzì e Simona Barbirotto. La Mostra si è avvalsa anche della partecipazione straordinaria dei Ragazzi del C.S.R. (Consorzio siciliano di riabilitazione).
Nella giornata inaugurale, dopo il taglio del nastro ed il saluto delle istituzioni di Motta Sant’Anastasia, lo scrittore e saggista Francesco Giordano ed il Presidente dell’Associazione “Omnia Arte Eventi”, Salvo Luzzio, hanno parlato della funzione sociale e pedagogica dell’arte nel tempo.
Grande partecipazione anche per la presentazione de “Il giglio e la spada” di Valentina Orlando che ha discusso della sua opera insieme a Pino Pesce, direttore de “l’Alba”, e Francesco Raneri, docente dell’università di Catania. Nel corso della serata, condotta da Anastasia Distefano , l’attore Mario Opinato ha letto alcuni brani del libro, mentre Giusy Schilirò e Opim hanno proposto alcuni brani musicali.
Per Pino Pesce, «“Il giglio e la spada” è un un libro idealmente ed essenzialmente autobiografico, certamente “fantastico”, “surreale” e “magico” dentro la nostra attualità, dove necessita recuperare la dimensione morale dell’antico cavaliere». Per Raneri, «anche oggi, come nei tempi passati, esiste il cavaliere il quale, con simboli, segni, formule e gesti, realizza il suo ruolo autorevole e virtuoso nella società; che pertanto tiene vivo il legame tra rito e autorità, tra rito e potere». L’autrice, Valentina Orlando, nel suo breve intervento ha parlato della genesi dell’opera letteraria, nata in Sicilia ed alimentata da suggestioni siciliane, che collega ad un precedente lavoro poetico: “Visioni in volo”.