Verbale per un cumulo di rifiuti in zona C dell’area protetta. L’idraulico si è assunto la responsabilità dei fatti, ma ha detto di non essere stato l’autore
Un idraulico di 49 anni (G.G. le iniziali), residente a Trecastagni, è stato sanzionato dal Corpo Forestale della Regione Siciliana con un verbale di 1.800 Euro per aver abbandonato un cumulo di rifiuti nella zona C del Parco dell’Etna, in territorio di Nicolosi. La sanzione contempla 600 Euro per l’infrazione della legge quadro nazionale sullo smaltimento dei rifiuti; e 1.200 Euro (esattamente il doppio) per l’infrazione al regolamento del Parco dell’Etna. A denunciare la presenza dei rifiuti all’inizio di un sentiero che conduce a Monte Arso, al confine fra Nicolosi e Pedara, a cui si accede dalla strada che collega la provinciale 92 a Tarderia nota come “il chilometro”, è stato il portale Etnalife.it.
Fra i rifiuti (diversi cartoni, un mobiletto, tubi idraulici, scarico edile, tutto derivante dall’installazione di una caldaia), vi era una vecchia polizza di assicurazione di un autocarro. Dopo la segnalazione al Corpo Forestale, il Commissario Luca Ferlito ha avviato l’indagine che ha permesso di individuare il proprietario del mezzo cui era intestata l’assicurazione. Il 49enne, convocato dalla Forestale, ha ammesso che il materiale abbandonato all’inizio del sentiero scaturiva da un lavoro da lui eseguito, ma si è discolpato dicendo che era stato depositato da un’altra persona. L’idraulico ha aggiunto di essere dispiaciuto per l’accaduto e che solitamente lo smaltimento degli scarti derivanti dalla sua attività avviene nei modi corretti, mediante il conferimento in discarica. G.G. si farà carico della pulizia dell’area.