Bomba d’acqua sui centri del versante sud-ovest dell’Etna: case allagate, cittadini in pericolo, smottamenti di terreno. Diverse strade occluse dai detriti. A Biancavilla anziana salvata dai vicini
Meno di un’ora di pioggia, ma i danni sono ingentissimi. Un violento nubifragio si è abbattuto ieri pomeriggio fra le 16 e le 17 nel versante sud-occidentale dell’Etna, una bomba che ha riversato su Biancavilla e Adrano, ma anche su Santa Maria di Licodia, Ragalna e Paternò, una notevole quantità di acqua che minuto dopo minuto ha trasformato le strade in torrenti, con una portata da far paura. A peggiorare la situazione anche i tombini che non sono riusciti a smaltire nel sottosuolo tutta la pioggia che accoglievano, con la conseguenza che le vie si sono ingrossate d’acqua sempre di più.
BIANCAVILLA È la città più colpita con le arterie principali diventate fiumi in piena. Via Vittorio Emanuele ha riproposto lo scenario consueto, anche se mitigato, in parte, nel tratto da piazza Roma a piazza Sant’Orsola, oggetto di lavori al canale di gronda conclusi a luglio (peraltro contestati per la prolungata chiusura della strada) per consentire un maggior deflusso delle acque. Ma la via è diventata ugualmente un torrente, i negozi si sono nuovamente allagati (i lavori avrebbero dovuto impedire proprio questo), anche se, almeno, le botole dei tombini sono rimaste al loro posto. In diversi punti della strada principale di Biancavilla l’asfalto è saltato e i detriti hanno reso impraticabili alcuni tratti. Scenario ancora più da incubo nel segmento compreso fra piazza Roma e piazza Cavour (Idria) dove l’acqua ha invaso i piani bassi delle abitazioni e diversi negozi provocando non pochi danni.
Scenari simili nella vicina via Innessa, più bassa rispetto a via Vittorio Emanuele, e di conseguenza maggiormente colpita, e nella zona della Fontana Vecchia. In via Scirfi è confluita la maggior parte delle acque provenienti dalle zone a monte. Anche qui in diversi punti l’asfalto è saltato sollecitato dalle piogge battenti Alcuni veicoli sono stati trascinati dalla violenza delle acque muovendosi pericolosamente come relitti incontrollati. In via Taranto un’anziana è rimasta intrappolata nella propria abitazione nella quale l’acqua era riuscita ad entrare, innalzandosi sempre più di livello sino a un metro o poco più, ed è stata liberata dai vicini prima dell’arrivo dei soccorsi.
Incredibile quanto avvenuto in via del Pastaio dove l’abbondante pioggia ha provocato la frana di un terrazzamento adiacente il deposito di un’impresa di bombole di gas. La collinetta di materiale lavico, misto a materiale di riporto, è stata letteralmente erosa dalla violenza delle piogge andando a invadere la sede stradale, rimasta di conseguenza bloccata. In tilt anche la Circonvallazione Nord, via Monsignor Giosuè Calaciura, dove l’asfalto è saltato in più punti. In un avvallamento la pioggia ha creato un laghetto nel quale è rimasto intrappolato un furgone.
ADRANO Anche qui il violento acquazzone ha trasformato le strade in torrenti, con la conseguenza che garage, piani terra e negozi si sono allagati in diverse zone del paese, centro compreso. Anche ad Adrano l’asfalto in diversi punti della città è stato spazzato via dalle acque, andando a rendere impraticabili diverse arterie. Maggiormente colpito il quartiere Cappellone dove si segnalano alcuni scantinati allagati. In Contrada Naviccia il deflusso delle acque reflue ha provocato danni a carico della linea ferrata della Ferrocvia Circumetnea. Interrotto il traffico ferroviario e sostituito con servizio bus. Oggi le squadre della FCE sono al lavoro per il ripristino.
Nei due centri, ad aiutare e soccorrere i residenti in difficoltà a causa del nubifragio, ma anche a rimuovere i pericoli, sono stati i pompieri del distaccamento di Adrano, in ausilio dei quali sono intervenuti anche i colleghi di Maletto e Paternò. Da Catania è giunta la squadra dei sommozzatori intervenuti per liberare diversi automobilisti rimasti intrappolati nelle proprie vetture.