Il Gup Rosa Alba Recupido ha accolto il rito abbreviato. Tutto si concluderà in autunno in un’unica udienza senza deposizione di testimoni
Vincenzina Ingrassia dovrà rispondere dell’omicidio del marito Alfio Longo, avvenuto il 27 agosto del 2015 nella villetta delle Vigne di Biancavilla dove i due risiedevano. È questo l’esito dell’udienza preliminare tenutasi oggi alle 15:30 presso l’Aula numero 2 del Tribunale di Catania, sezione penale, conclusasi con il rinvio a giudizio con rito abbreviato della Ingrassia, difesa dall’Avvocato Pilar Castiglia.
Il Giudice per l’udienza preliminare Rosa Alba Recupido ha ammesso la costituzione di parte civile dei nipoti e della sorella (rappresentati dagli avvocati Vincenzo Nicolosi e Alfina D’Oca), che non sono stati estromessi dal procedimento come sembrava in un primo momento.
Il Gup non ha ammesso le aggravanti, in quanto non emergerebbero dagli atti. La difesa ha presentato una perizia medica di parte dalla quale emerge che la signora non era capace di intendere e di volere nel momento in cui è accaduto il fatto. Ma il giudice ha rigettato la richiesta, in accordo con il Pubblico Ministero dott.ssa Raffaella Vinciguerra, poiché dagli atti emerge una lucidità della Ingrassia nelle fasi successive all’omicidio, con un diverso racconto dei fatti (l’omicidio a scopo di rapina di una banda di malviventi) durato sino all’indomani. La difesa ha quindi avanzato la richiesta di rito abbreviato semplice che è stato disposto dal giudice.
Enza Ingrassia, è stata dunque rinviata a giudizio con rito abbreviato. Deve rispondere di omicidio aggravato dallo stato di coniugio. L’udienza di discussione, a cui seguirà l’immediata sentenza, è stata fissata per l’8 novembre 2016 ed esclude la deposizione dei testimoni. Il giudice deciderà in base agli atti d’indagine.
Gli avvocati Vincenzo Nicolosi, che rappresenta la sorella di Alfio Longo, Vincenzina, ed il nipote Salvatore Cantarella, e Alfina D’Oca, che rappresenta Rosetta Cantarella, altra nipote di Longo, dicono a Yvii24: «Ci facciamo portavoce dei familiari di Alfio Longo che sono stati ammessi come parte civile all’interno del procedimento, i quali vogliono rimarcare che la famiglia del defunto è presente e desidera partecipare attivamente nel processo».