Delibera di giunta per conferire l’incarico a un legale e chiedere la costituzione
Il Comune di Belpasso chiederà di costituirsi come parte civile nel processo nascente dall’operazione antimafia “Araba Fenice” che ha portato agli inizi di maggio all’arresto di 15 soggetti ritenuti appartenenti al “gruppo di Belpasso”, diramazione della famiglia di cosa nostra catanese Santapaola-Ercolano. È stata la giunta municipale a deliberare, il 29 giugno scorso, di dare incarico a un legale per chiedere la “costituzione di parte civile nel procedimento penale n. 13493/2015 Rgnr, vertente su reati comunemente detti di “criminalità organizzata” consumati o tentati nel territorio comunale di Belpasso, per difendere e tutelare così il buon nome, l’immagine e la volontà di riscatto morale del Comune, condannando ogni atto e comportamento di stampo malavitoso che arreca danno e pregiudizi alla collettività ed al territorio di Belpasso”.
«Tutti parlano di legalità, ma ricordiamoci che la legalità sta nelle azioni di ogni giorno» dichiara in una nota il sindaco Carlo Caputo, ricordando come la città di Belpasso sia stata anche protagonista di una serie di iniziative in favore della legalità rivolte ai più giovani.
«Tra maggio e giugno –prosegue il primo cittadino – abbiamo avuto una serie di manifestazioni per “coltivare la legalità” e per fare una costante opera di sensibilizzazione. Ci siamo costituiti parte civile nei processi che riguardano Belpasso, terra purtroppo tristemente soffocata da decenni di sopraffazioni criminali che hanno danneggiato cittadini e imprese. Sembra un fatto scontato, ma prima di noi nessun altro amministratore aveva pensato che il comune potesse essere presente nei procedimenti giudiziari. Questo sindaco l’ha fatto – conclude Caputo – e ha già ottenuto un primo risarcimento, seppur simbolico, riconosciuto dai giudici il 23 novembre 2016 nell’ambito di un processo per estorsione a carico di Navarria e altri sei imputati, nel quale il Comune era stato ammesso come parte civile, unico soggetto tra quanti ne avevano fatto richiesta».