Le associazioni auspicano migliori condizioni di vita per i randagi
C’è intesa e voglia di collaborare sinergicamente. Questo quanto emerso ieri in occasione del primo incontro fra il sindaco paternese, Nino Naso, l’assessore al randagismo, Aldo Motta, l’ispettore dei vigili Urbani ed i rappresentanti delle locali associazioni animaliste (“Upa”, “Il Mio Amico”, “Cuccioli dell’Etna”, “Movimento animalisti Paternò”). L’obiettivo quello di delineare le strategie di collaborazione tra il volontariato animalista paternese e l’attuale amministrazione. Il sindaco si è dichiarato fiero di avere nella propria cittadina un’espressione del volontariato che ha raccolto riconoscimenti non solo in campo locale ma anche nazionale. Naso ha dichiarato di essere disposto a destinare alcune somme in bilancio per il mantenimento dei randagi affidati dal comune alle associazioni. In un contesto più a lungo raggio temporale, si discuterà circa la realizzazione di una struttura atta al ricovero temporaneo dei randagi che possa interessare non solo la città e quindi l’amministrazione paternese, ma anche le aree urbane limitrofe e le rispettive amministrazioni.
«Ci auguriamo che questo sia il punto di partenza per garantire ai randagi delle migliori condizioni di vita e per permettere ai numerosi volontari di operare al meglio, poiché in sinergia con le autorità competenti, il nostro obiettivo è rendere la nostra città migliore anche per i cittadini, perché siamo coscienti del fatto che il randagismo è un problema sociale che va affrontato con rigore e strategia». Questo quanto dichiarato unitariamente da Francesco Gerloni (presidente associazione “Il Mio Amico”), Elisa Russo (presidente “Cuccioli dell’Etna”), Pippo Cosentino (portavoce del “Movimento animalisti Paternò”), Giuseppe Panassidi e Luca Bertino, questi ultimi rispettivamente presidente “Upa” e volontario de “Il Mio Amico” nonché rappresentati siciliani del Movimento Animalista nazionale di cui è presidente la deputata Michela Vittoria Brambilla.