Due randagi uccidi da bocconi di pollo contenenti sostanze mortali in via Balatelle
Nuovo avvelenamento di cani a Paternò, ieri sera, nei pressi del cimitero di via Balatelle. Due animali sono rimasti uccisi dopo aver ingerito bocconi avvelenati di pollo, lasciati come esca da cittadini senza scrupoli. I volontari, dopo aver constatato il decesso dei due randagi, sono alla ricerca di un terzo cagnolino che solitamente stazionava nella zona insieme agli altri due rimasti uccisi. Il nuovo episodio si aggiunge agli innumerevoli altri verificatisi negli ultimi mesi e la conta dei cani morti per esche avvelenate affonda la sue radici negli anni. Con le istituzioni abbastanza insensibili al problema del randagismo e al controllo delle nascite mediante la sterilizzazione, unico vero rimedio al proliferare dei cani, c’è qualche cittadino che ritiene di risolvere il fenomeno in maniera incivile e crudele.
Val la pena di ricordare che l’animalicidio è punito dall’articolo 544 bis “Uccisione di animali”: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.
Sul posto sono intervenuti i Vigili urbani di Paternò per le indagini del caso. Se le indagini confermassero l’avvelenamento dovrà scattare la procedura prevista dalla legge. In particolare, il sindaco – come specificato sul sito del Ministero della Salute – deve impartire immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine in collaborazione con le altre autorità competenti; provvedere, entro 48 ore dall’accertamento della violazione, ad attivare tutte le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata dall’avvelenamento; far segnalare con apposita cartellonistica, l’area di pericolo; predisporre e intensificare i controlli da parte delle Autorità preposte.