Al centro della “diatriba” gli stipendi dei dipendenti comunali
Fiammata che accende ancora di più la campagna elettorale paternese in un botta e risposta tra il candidato sindaco Anthony Distefano ed il sindaco uscente Mauro Mangano. Distefano ha diramato nelle scorse ore un comunicato per denunciare il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali. Il primo cittadino ha replicato dicendo che “il mancato pagamento dipende dalle difficoltà in cui versano le casse comunali”. Di seguito due comunicati
“Mentre non si ha alcuna notizia del Consuntivo 2016 e men che meno del Bilancio di Previsione 2017 – scrive Anthony Distefano – i dipendenti del Comune di Paternò sono in stato d’agitazione per via dello stipendio non pervenuto e dei paventati problemi legati alla liquidazione delle prossime mensilità. I lavoratori del Comune chiedono da tempo chiarezza. Chiarezza che non è mai arrivata. Paternò è sprofondata a tal punto che nemmeno l’odiosa propaganda dell’amministrazione uscente riesce a mascherare le condizioni di una città disperata e sofferente.
Quello che è accaduto con l’Ipab non è evidentemente servito da lezione: oggi, decine di famiglie tra i dipendenti comunali si ritrovano con conti correnti scoperti e nell’impossibilità di pagare bollette e mutui.
Esprimere solidarietà non serve a nulla: servono soluzioni. Quelle che sono mancate in questi anni di assoluta improvvisazione”.
“La questione del ritardo nel pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali entra a gamba tesa nella campagna elettorale – replica il primo cittadino Mauro Mangano–. Il ritardo nel pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali è dovuto alle difficoltà delle casse comunali. Questa è l’unica e limpida spiegazione che si possa dare ad un argomento che ha la sua importanza, ma va affrontato nella maniera più corretta possibile. Il problema si è determinato dal mancato arrivo della prima parte dei trasferimenti statali e regionali che sarebbero dovuti ormai giungere. Quello che dispiace è che anche su queste questioni si debba fare campagna elettorale. Dispiace ancora di più perché ad alimentare queste polemiche siano i dipendenti e i funzionari che dovrebbero, per il ruolo che svolgono e le competenze che hanno, capire come si determinano queste situazioni. A quanto pare non sono abbastanza preparati per ricoprire il loro ruolo. Attribuire al primo cittadino questa responsabilità relativa alla mancata consegna degli stipendi ai dipendenti comunali, presupponendo addirittura che le somme vengano utilizzate per altro è fuorviante e sbagliato. Purtroppo la mancanza di liquidità provoca ritardi anche verso i fornitori. Al momento risulta incontrovertibile il fatto che le casse comunali soffrano, e questo può essere testimoniato anche dai tanti dipendenti delle cooperative sociali e delle ditte che per conto del comune offrono servizi e svolgono lavori. Speranzosi che si plachino gli animi e, che a questa settimana di ritardo non si aggiungano altri giorni, prevalga l’augurio di procedere con chiarezza nell’affrontare le questioni inerenti l’Ente comunale e i suoi dipendenti senza strumentalizzazioni di sorta”.