Raccolta rifiuti non uniforme e strade sporche è il risultato di un cambio di orario deciso dalla Dusty
Da martedì scorso la novità: il cambio di orario lavorativo per gli operatori ecologici della Dusty che operano a Paternò. Un cambio non comunicato né all’ente municipale né ai sindacati dei lavoratori. Il risultato è qualche disagio nella raccolta dei rifiuti e la città più sporca. L’azienda Dusty, solo a Paternò, per oltre una settantina di lavoratori, ha stabilito un cambio di orario lavorativo per la raccolta dei rifiuti porta a porta dalle 5 del mattino fino alle 11, mentre prima era dalle 4 alle 10.
Il problema, oltre al fatto che preventivamente non sono stati sentiti i sindacati e i lavoratori stessi, riguardo all’opportunità di effettuare questo mutamento di orario, e neanche il Comune, è che risulta difficile effettuare la raccolta dell’immondizia già sin dopo le 7,30 a Paternò, perché – a detta dei netturbini – inizia il traffico automobilistico e il via vai di pedoni, con la conseguenza che il ritardo di un’ora nell’inizio del turno peggiora le cose.
La reale motivazione di questo mutamento di orario, risiederebbe nel risparmio mensile, da parte della ditta, per operatore, di circa 70 euro, perché le 4 del mattino rientrano nell’orario straordinario. Quindi una situazione ardua da accettare per i lavoratori, che lamentano la difficoltà di espletare il servizio con i mezzi pesanti in arterie viarie particolarmente trafficate, e vicino alle scuole. A Paternò, infatti molte scuole prevedono l’ingresso degli allievi alle 8 in punto. Proprio le scuole sono state le più penalizzate in questi giorni, nella quasi totalità il servizio di raccolta non è stato effettuato a causa di queste difficoltà.
Il sindaco Nino Naso sulla questione si è detto irremovibile: «La città deve essere pulita, quindi spetta alla ditta trovare una soluzione».
Soluzione probabilmente individuata nel coinvolgimento di lavoratori di altri comuni: costoro dovrebbero effettuare la raccolta anche nel pomeriggio se necessario, insomma un lavoro pressoché straordinario proprio quello che la ditta pare volesse evitare.