L’hanno chiamata “Festa in collina”, gli allievi dell’ITE “Russo”, ma la cultura, l’archeologia e la musica sono stati i veri protagonisti della manifestazione
L’Istituto Tecnico Economico “Giacchino Russo” di Paternò ha organizzato una “Festa in collina” tra arte e cultura. Scenario la Collina storica, nella sua interezza con l’apertura di tutte le strutture storiche lì situate, dove le varie manifestazioni culturali hanno trovato il palcoscenico ideale. All’evento hanno collaborato il Comune di Paternò, la Sovrintendenza ai Beni culturali di Catania, SiciliAntica, l’Apas di Paternò, la parrocchia di Santa Maria dell’Alto e l’Arciconfraternita dei Bianchi. Un fitto programma di eventi ha preso avvio venerdì pomeriggio nella chiesa di Santa Maria dell’Alto, l’incipit con i saluti del sindaco Nino Naso e poi la presentazione delle attività dell’Alternanza scuola-lavoro dell’ITE “Giacchino Russo” e soprattutto dei risultati degli scavi archeologici della collina paternese di San Marco.
Interessanti gli interventi dell’archeologa della Sovrintendenza ai Beni culturali di Catania, Michela Ursino, e del responsabile giovani di SiciliAntica, Giuseppe Barbagiovanni; testimonianze sul lavoro svolto nel territorio paternese sono giunte dalla docente dell’ITE, Provvidenza Spoto, e dalle allieve Maria Chiara Laudani e Manuela Rapisarda, le conclusioni sono state affidate alla dirigente scolastica dell’ITE, Concetta Centamore.
Si sono prodigati in visite guidate e nell’intrattenimento per i più piccoli i ragazzi dell’ITE, ma anche nell’esposizione di una collettiva d’arte. La chiesa di San Francesco alla Collina ha ospitato stand espositivi di aziende simulate a cura delle quinte classi della “Giacchino Russo” e l’archeologia sperimentale.
La chiesa di Cristo al Monte, sede della storica Arciconfraternita dei Bianchi, ha ospitato un concerto per soprano flauto ed arpa un ensemble “Le Tre Dame”: il soprano Chiara Vyssia Ursino, la flautista Alessandra Marino e l’arpista Matilde Verdiana Pinto, con la loro musica, hanno regalato momenti lieti al numeroso pubblico. Musica anche al Castello Normanno con “L’arte del Violino” dell’armonia del legno all’armonia del suono, un progetto curato da Giovanni Anastasio. Anche il ballo, infine, è entrato in scena con l’esibizione di due bravi ballerini di Danza Latino-Americana, la coppia Sciurello-Paternò.