L’area del pozzo, in estate meta di un gran numero di persone, diventerà area mercatale per prodotti agricoli, biologici e artigianali
Una grande area mercatale di prodotti tipici, biologici, a chilometro zero e artigianali. È quel che diventerà l’area del pozzo “Currone” in territorio di Paternò, sulla provinciale che collega Santa Maria di Licodia e Belpasso, nota in tutto il territorio etneo per l’acqua frizzantina, dal sapore unico, che richiama un gran numero di gente. Soprattutto in estate, la sera, Currone pullula di gente e, proprio per questo, nel tempo è diventato un vero e proprio mercato: dal fast food ai lupini, dalla musica alla frutta e verdura. Sulla scia di questa presenza di gente sta sorgendo un mercato qualificato, rivolto ai prodotti tipici dell’agroalimentare, ma anche dell’arte e dell’artigianato, che verrà allocato negli stand espositivi – casette in legno – in corso di collocazione all’interno dell’area.
E adesso che la nuova zona mercatale sta vedendo la luce, la società cooperativa “Koinè Onlus” capofila nella gestione dell’area “Pozzo Currone”, insieme agli altri soggetti aderenti, ricerca produttori agricoli bio, agroalimentari, Gas (Gruppi Acquisto Solidale) locali, caseari, vivaisti, artigiani degli antichi mestieri e dei nuovi, organizzatori di eventi, artisti, interessati ad ottenere uno stand.
La riqualificazione di “Pozzo Currone” rientra nel programma di Sviluppo rurale Sicilia 2007-2013 del Dipartimento regionale interventi infrastrutturali per l’Agricoltura. Oltre alla posa degli stand espositivi prefabbricati “a casette di legno”, verranno realizzati i servizi igienici differenziati e per disabili, la nuova illuminazione, la videosorveglianza.
«Vogliamo realizzare un circuito mercatale che possa dare slancio ai nuovi stili economico-solidali – dichiarano all’unisono i soggetti che gestiscono l’area –, e favorire in tal senso lo sviluppo di un mercato di notevole interesse turistico-ambientale, in una zona conosciuta e resa popolare per la sua famosa “Acqua di Curruni”. Per questo chiediamo agli operatori di aderire per dare tutti insieme una occasione di sviluppo al nostro comprensorio».
Gli interessati possono contattare il soggetto capofila dai numeri specificati nella locandina.