Nasce il Bio-distretto, progetto di sviluppo sostenibile ed economico della Valle del Simeto. Tanti i soggetti sottoscrittori, tra agricoltori, tecnici e società civile
Un impegno che il Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto aveva preso nei confronti di tanti operatori e che ieri ha finalmente visto la luce. Durante l’incontro tenutosi nello scenario della Stazione San Marco di Paternò, è stato costituito ieri sera il Bio-distretto Valle del Simeto, progetto che mette in rete agricoltori, aziende, professionisti, consumatori, associazioni, enti pubblici e Università nel nome dell’agricoltura biologica, per lo sviluppo economico e produttivo della Valle del Simeto.
Tanti i soggetti che hanno sottoscritto l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione Bio-distretto: presenti i membri del Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto con a capo la presidente Silvana Ranza, il delegato della Commissione in seno all’Assemblea del Patto David Mascali, il presidente Aiab Sicilia (Associazione Italiana Agricoltori Biologici) Alfio Furnari, il docente di Agricoltura Biologica dell’Università di Catania Paolo Guarnaccia ed alcuni sindaci della Valle, quali Mauro Mangano, sindaco di Paternò e portavoce dell’Assemblea, Francesco Bivona, sindaco di Regalbuto, Vincenzo Calambrogio, vicesindaco di Adrano e ancora la presidente del Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia ed il rappresentante del Gal Etna Nuccio Agliozzo.
«Siamo molto soddisfatti – dichiara a Yvii24 Silvana Ranza, presidente del Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto – per la grande partecipazione che abbiamo registrato da parte di tante aziende, cooperative agricole, operatori della filiera passando per i ristoratori, operatori turistici e tanti consumatori, tutti convinti che il Bio-distretto possa creare dei percorsi virtuosi capaci di dare una prospettiva di sviluppo sostenibile e duraturo, producendo del buon cibo. L’idea – conclude Silvana Ranza – è quella di creare una rete di produttori che producano biologicamente ed eticamente e che possano determinare cambiamenti nelle scelte dei consumatori, passando da un educazione alimentare attraverso un piano del cibo che verrà sostenuto sia dalle scuole che dai medici di base e pediatri».
Tre le anime del Bio-distretto che interagiranno tra loro: agricoltori, tecnici e società civile lavoreranno in sinergia mettendo in rete esigenze e mezzi per costruire un progetto di sviluppo sostenibile per la Valle e la sua economia. Durante l’incontro, sono stati indicati i 21 membri del coordinamento del Bio-distretto ed i tre membri dell’organo di garanzia. La figura del presidente verrà scelta tra gli agricoltori che hanno aderito al progetto e verrà indicata nel corso della prima riunione del gruppo di coordinamento.