Il valore della refurtiva si aggirerebbe sui settemila euro, ma il danno più grave è stato fatto alla collettività, perché adesso i lavori dovranno essere sospesi
Quattro decespugliatori, tre motoseghe, due soffiatori e due tagliasiepi, questo è il bottino trafugato due notti fa a Paternò dal deposito di piazzale Civiltà del Lavoro, sede dell’autoparco cittadino. Il danno si aggirerebbe intorno ai settemila euro. Uno scasso compiuto da ladri che hanno mostrato una certa competenza in materia considerato che sono riusciti ad aprire una porta antintrusione dotata di un lucchetto. Qualche giorno prima si era verificato un altro furto di piccola entità all’interno del medesimo deposito, dove sono state danneggiate le macchinette per la distribuzione di cibi e bevande e rubati i soldi al loro interno. Alla luce di quest’ultimo furto, quello alle macchinette potrebbe sembrare una visita di perlustrazione per verificare le condizioni del deposito e la tenuta della porta del box che custodiva gli attrezzi da giardino.
L’intrusione dei ladri potrebbe essere avvenuta attraverso una porta secondaria dell’autoparco. Una volta dentro sarebbero scesi nel sotterraneo, giunti nel deposito hanno forzato il lucchetto del box dove erano custoditi gli attrezzi per il verde pubblico.
Amareggiato, dopo il furto l’assessore al Verde, Agostino Borzì, che dichiara a Yvii24: «Ogni giorno dobbiamo misuraci con grandi difficoltà per fare qualsiasi cosa in questa città per via delle scarse risorse finanziarie. Da oggi siamo costretti a fermarci perché qualcuno ha avuto l’idea di portare via tutta l’attrezzatura a disposizione degli operai. Non so come intervenire rispetto ad azioni così meschine».