Il gruppo consiliare Cinquestelle annuncia una iniziativa basata sul 30% del gettone di presenza dei consiglieri
Lo hanno chiamato “Fondo per le idee” ed è destinato alla comunità. Il gruppo dei tre consiglieri comunali pentastellati di Paternò ha deciso di destinare il 30 per cento dei loro gettoni di presenza per un concorso di idee dal quale scaturirà la soluzione per spendere questa somma, naturalmente per la comunità di Paternò. Una conferenza stampa nei locali di Palazzo Alessi, ha visto assieme ai tre consiglieri comunali: Claudia Flammia, Martina Ardizzone e Marco Gresta, l’ex candidato sindaco Salvo La Delfa e due deputati nazionali Luciano Cantone ed Eugenio Saitta.
Marco Gresta capogruppo all’Assise civica paternese per il Movimento cinque Stelle ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa della creazione del fondo: «Siamo estremamente orgogliosi di essere arrivati ad un anno dalle elezioni e a presentare questo fondo che è finanziato con il taglio del nostro gettone di presenza del 30 per cento. Ad oggi, che poi sarebbe fino a dicembre 2017 fino a quando siamo stati pagati, abbiamo raccolto ben 1500 euro e abbiamo deciso di aprire un fondo che andrà a finanziare un concorso di idee e poi sceglieremo l’idea migliore tutto a vantaggio della città. Stiamo cercando di fare – ha continuato Gresta – qualcosa di concreto per i cittadini, però vogliamo coinvolgerli, vogliamo che siano loro stessi a decidere a darci l’idea migliore per spendere questi soldi. Tutto quello che raccoglieremo in questo fondo verrà speso per qualcosa di concreto, di tangibile nel territorio di Paternò».
Il deputato nazionale Eugenio Saitta ha messo in risalto questa scelta che andrebbe a testimoniare l’attaccamento al territorio di Paternò: «È un’importante iniziativa perché parte dei loro gettoni di presenza li devolveranno a un fine nobile. Vorrei sottolineare quest’aspetto, questo gesto di giovanissimi consiglieri comunali, perché i gettoni sono soldi che spettano loro, non c’era obbligo di devolvere parte degli emolumenti. È sicuramente segno di gran cuore e di attaccamento al territorio di Paternò».