Lavori totalmente a carico del Comune di Cremona, città d’orgine della pittrice. La Madonna dell’Itria e La Madonna della Raccomandata verranno poi esposte in Lombardia
Dopo tante attese, lo scorso 31 luglio, i due quadri “La Madonna dell’Itria” e “La Madonna della Raccomandata” di Sofonisba Anguissola – di proprietà della Parrocchia di Santa Maria dell’Alto di Paternò – sono stati trasportati a Cremona per essere restaurati. Alla decisione del trasferimento delle opere si è giunti di concerto dopo accordi tra la Commissione cultura ed eventi della stessa Parrocchia, il Comune di Cremona-Museo civico Ala Ponzone, la Soprintendenza ai beni culturali di Catania e l’Ufficio per i beni culturali dell’arcidiocesi di Catania.

Tra le parti è stato siglato un Protocollo che regola i rapporti, i tempi e le procedure delle fasi di restauro nonché le modalità per le esposizioni pubbliche delle due opere. Sulla base di questi accordi i lavori di restauro dei dipinti – che si svolgeranno in uno spazio allestito ad hoc all’interno del museo cremonese – dovranno concludersi entro la primavera del 2021. Successivamente la tavola della Madonna dell’Itria verrà esposta al Palazzo reale di Milano nell’ambito della mostra “Le Signore del Barocco” che si terrà dal 3 dicembre 2020 all’11 aprile del 2021.
Infine, entro il 30 giugno del 2022, le opere già restaurate rientreranno definitivamente a Paternò. Il direttore dei lavori è l’arch. Antonio Caruso che ha lavorato al restauro di importanti chiese, mentre il restauro è stato affidato al prof. Domenico Cretti, un esperto che ha già restaurato opere di grandi pittori italiani, lo stesso restauro avrà la sorveglianza della Soprintendenza di Catania.
Come ha dichiarato il prevosto parroco don Salvatore Patanè «si tratta di un evento storico, da parte della nostra comunità c’è soddisfazione, soprattutto con la Commissione culturale si è lavorato a lungo affinché si giungesse a un accordo con Cremona per il restauro delle due opere paternesi di Sofonisba Anguissola». Per il patrimonio artistico di Paternò si tratta di una buona notizia, poiché il restauro dei due dipinti – e al riguardo è importante sottolineare che i costi sono a totale carico del Comune di Cremona – e le successive esposizioni pubbliche daranno una grande visibilità alle due opere, con un ritorno di immagine e valorizzazione anche per la città di Paternò.
La scelta di Cremona non è però casuale, questa è la città di origine di Sofonisba, la grande pittrice del Cinquecento che tra il 1583 e il 1579 visse a Paternò in quanto sposa di don Fabrizio appartenente alla famiglia Moncada, proprio a Paternò l’artista dipinse i due grandi e importanti quadri adesso sotto restauro. Per le vicende biografiche e artistiche della celebre pittrice già un filo rosso univa Paternò e Cremona, un filo che adesso si rafforza ulteriormente grazie a questo accordo che darà maggiore lustro alle due città nel nome dell’arte di Sofonisba Anguissola. Intanto, in vista del loro ritorno, si dovranno pianificare nuove modalità di fruizione e valorizzazioni dei due dipinti, lavori che se ben veicolati potrebbero dare un impulso importante per una nuova fase della crescita culturale a Paternò.