
Concluso il “Giubileo” dell’associazione con alcune iniziative che segnano un traguardo per una delle realtà più dinamiche della città
“Insieme… SportivaMente”. È questo lo storico slogan che ormai da vent’anni accompagna le attività sportive, sociali e culturali dell’associazione “Città Viva”, una delle più dinamiche e presenti a Paternò. L’associazione, tutta al femminile, lo scorso 28 maggio ha celebrato la chiusura del “Giubileo” del ventennale, partecipando attraverso le socie ad una messa celebrata nel santuario della Madonna della Consolazione. Il Giubileo del ventennale ha visto, durante i mesi scorsi, lo svolgersi di una serie di iniziative, tra le quali la “Marcia della pace” di Catania, gli “Eventi di marzo” e il servizio costante alla Mensa sociale della Caritas di Paternò.
L’associazione, nata nel 1997 come prevalentemente sportiva, si è costituita pienamente con le sue caratteristiche nel 2000 come Asd (Associazione sportiva dilettantistica).

«Il motto mens sana in corpore sano – afferma la presidente dell’associazione Grazia Scavo – caratterizza ‘Città Viva’ la quale, rifiutando ogni appartenenza politica, mantiene da anni la sua anima fondamentalmente di carattere sportivo, unendo attività sociali e culturali che la rendono molto presente nella vita associativa paternese”. In effetti – come sottolineato dalla stessa presidente – il non avere colore politico, ma l’agire sempre in collaborazione con le diverse amministrazioni che si sono avvicendate a Paternò in questi venti anni, si è mostrato il “segreto” del successo».
Con emozione unita a soddisfazione la presidente Scavo conclude: «Il nostro merito principale è stato, è e continuerà ad essere quello di dare l’opportunità per un impegno sociale a molte donne, e ciò senza differenze culturali, sociali o anagrafiche; pertanto, ringrazio di cuore le socie che con grande slancio emotivo si impegnano sempre concretamente nelle numerose attività programmate, e mi auguro al contempo che questo nostro impegno continui a portare buoni frutta all’intera collettività cittadina».