Firmata la convenzione regionale sull’uso del dongione secondo la quale la valorizzazione e la conservazione rientrano nelle competenze del Comune di Paternò e del Polo museale di Catania
Ritorna nella disponibilità dei paternesi e dei visitatori il monumento più rappresentativo della città: il castello normanno. Ieri mattina, proprio all’interno del dongione, è stata firmata la convenzione tra il Polo museale di Catania e il Comune di Paternò, il nuovo accordo con la Regione Siciliana (secondo le norme che dispensano di alcuni incarichi le Sovraintendenze) che concede la valorizzazione e la conservazione del monumento all’ente comunale e al polo museale, mentre la tutela rimane alla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Catania. La gestione del castello, non essendo di proprietà del comune, creava prima di quest’intesa non poche preoccupazione e disagi, considerato che ogni volta che doveva essere aperto ai visitatori era necessario richiedere il permesso alla sovrintendenza etnea. Con la firma della convenzione l’utilizzo è libero da parte dell’ente municipale che già assieme al polo museale si sta adoperando per realizzare una serie di eventi che possano vedere il castello normanno protagonista.
La firma sul documento è stata posta dalla direttrice del Polo museale di Catania, Maria Costanza Lentini, che per conto della Regione si occupa dei siti culturali e dei parchi catanesi, e dal primo cittadino Mauro Mangano.
«Abbiamo stabilito un lavoro d’insieme con gli enti locali – ha spiegato nel suo intervento la direttrice Lentini –così da creare sinergie positive per la valorizzazione di beni come questo castello. Stiamo cercando di dare subito dei segnali del nostro lavoro. S’inizia a puntare su piccole cose per raggiungere le grandi cose. Certo molto dipende dalle risorse. In ogni caso è importante che il castello torni nel circuito dei monumenti insigni della Sicilia».
Dopo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile la stipula della convezione, il sindaco Mangano ha auspicato il monumento venga visitato assiduamente: «Con il polo regionale abbiamo trovato degli interlocutori interessati alla valorizzazione dei beni monumentali paternesi soprattutto del castello. L’obiettivo è quello che sia visitato il più possibile. L’avere un programma culturale facilita tutto ciò».
Sulla programmazione degli eventi sembra stia già lavorando l’assessore alla Cultura, Valentina Campisano, che da due anni si è mossa, con l’ausilio del dirigente dell’ufficio Cultura, Salvo Girianni, verso il risultato dell’inserimento nella rete turistica regionale tutti i monumenti paternesi, compreso il castello, l’emblema della città. «La stipula della convenzione è un punto di partenza – ha commentato l’assessore Campisano – fondamentale proprio perché pone l’attenzione sul sito più importante nel territorio di Paternò. La valorizzazione di questo bene sarà costante nel tempo. Oltre a creare delle manifestazione all’interno di questo storico luogo, saranno coinvolte delle professionalità, degli esperti che potranno attestare la sua valenza. Già nei prossimi giorni con i vertici del polo museale ci rivedremo per pianificare l’organizzazione dell’apertura del sito».
Presente anche il direttore del Museo di Adrano, Nello Caruso. Il museo ha sede all’interno del castello adranita, la presenza del direttore Caruso ha sancito l’intenzione di creare una rete tra i due storici monumenti: «I due castelli sono storicamente legati – dice Caruso –, è necessario creare un collegamento tra loro, così da incrementare e agevolare il turismo nel comprensorio etneo».